Qualche giorno fa mi ero scagliato contro la realizzazione attualmente in lavorazione di Toro Scatenato 2 (qui), ma la mia richiesta non aspirava ad un’interruzione del progetto, e ci tengo a sottolinearlo soprattutto per quelli che qui in redazione cominciano a fare gesti scaramantici quando con la mia consueta aria cadaverica e fidato corvo nero sulla spalla mi aggiro taciturno per corridoi.
Tutto quello che chiedevo era un distacco dal capolavoro di Scorsese e De Niro, con un’altra storia e un altro titolo. Invece la MGM, la casa produttrice del film originale, non vuole neanche questo. Spulciando nei suoi archivi ha infatti riesumato un contratto con Jack La Motta secondo cui prima di vendere a chiunque altro i diritti del suo libro, avrebbe dovuto offrirne la possibilità prima alla MGM.
Cosa chiede dunque la MGM, con la sua causa legale appena intentata? Di interrompere la produzione, assicurazione che il film non venga mai più girato, e un maxi risarcimento che serva da deterrente per chiunque intraprenda azioni simili in futuro. Cari amici questi sì che meritano una grattatio pallorum.