Ieri ho visto Hunger Games, e uso il singolare a ragione perchè in sala ero solo io. Certo il film ha già incassato circa 2 milioni di euro in Italia (e 400 in America!) e la sala vuota non vuol dire nulla sulla bontà del film (anche se a me non ha entusiasmato), ma è probabilmente un segnale della sua futura longevità al botteghino, soprattutto nel nostro Paese.
Si è cercato di raggiungere un target che non sia solo quello adolescenziale, ma penso che per il popolo italiano abituato a situazioni in cui ragazzi ultra trentenni vivono beatamente a casa dei genitori, ragazzini sotto i 18 anni che lottano in una foresta per salvarsi la vita sembrino probabilmente solo una fantasia mal riuscita. Per il pubblico adolescenziale che ha creato il fenomeno Twilight invece, non mi sembra ci sia tanta carne a cuocere. Manca la storia d’amore da frasine sul diario, manca il triangolo amoroso (solo accennato), manca il bellone misterioso e maledetto, mancano gli addominali di Jackob il lupo. Insomma il film è piacevole, Jennifer Lawrence è sexy (fuori dal set) ma secondo me, nella terra dei cachi e commedie, è destinato ad essere dimenticato in fretta, soprattutto da me, che indifferente agli ingredienti appena descritti non ho tovato in questa pellicola nessun messaggio nuovo o profondo.