Videogiochi impiegati nella ricerca: importante scoperta sull’Aids


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VideogiochiI videogiochi non sono solo strumenti di divertimento ma possono trasformarsi in veri e propri strumenti di ricerca scientifica, come accaduto recentemente a Washington con Foldit, un videogame davvero particolare. Ideato da un gruppo di ricercatori, ha consentito di effettuare un importante progresso nello studio sull’Aids.

Certo che tra milioni di videogiochi esistenti al mondo, questo è davvero unico, anche se poco dinamico e appetibile per i comuni mortali: nell’ambito del gioco, è stata, infatti,  virtualizzata la meccanica di modellazione delle proteine, operazione alla quale hanno partecipato diversi ricercatori, divisi in squadre. Dopo una serie di partite e sperimentazioni di tattiche di gioco, si è riusciti a portare a casa un risultato che prima, nei classici laboratori, non era stato mai raggiunto: un antivirus contro l’Aids, valido per la specie dei macachi.  I test sul genere umano, è chiaro, sono cosa più complessa e diversificata ma l’obiettivo, appena conseguito, è un buon punto di partenza per successivi sviluppi.

Questo episodio getta una nuova luce sul mondo dei videogiochi: da sempre denigrati come strumenti che inducono e violenza e distrazione, ora, è possibile riconsiderarli per un utilizzo non proprio ortodosso, in campi come la medicina e la ricerca scientifica.