Lo sconcerto, più in particolare, nasce dal fatto che il motore di ricerca aveva ottenuto poche settimane fa l’assenso da parte delle istituzioni politiche, mentre il provvedimento di queste ore è giunta senza una reale motivazione. Insomma, a distanza di un anno dalle feroci polemiche con Research In Motion, per quanto concerne la possibilità di tracciare i dati trasmessi tramite BlackBerry, l’India torna a far parlare di sé, per un approccio certo non apertissimo verso le nuove frontiere tecnologiche.