L’azienda canadese, più in particolare, ha ribadito la sua esigenza di sedersi attorno ad un tavolo con le autorità governative, allo scopo di trovare un punto d’incontro. Rim, in ogni caso, ha ribadito ancora una volta di essere in possesso delle chiavi per decodificare i dati relativi ai contenuti, a loro volta riguardanti i suoi dispositivi: “Non esiste alcuna backdoor nel sistema. L’architettura è stata progettata per escludere la possibilità che Rim o chiunque altro possa leggere le informazioni cifrate”. La sensazione è che tra un po’ ne vedremo delle belle.