“Dai primissimi momenti in cui misi le mie mani su una vecchia pianola all’età di 4 anni, capii che la musica era la mia fonte di felicità più grande”. Anche per Fulvia Consuelo è stato amore a prima vista con la musica. La musicista di Milano è stata selezionata in Playlist dopo la Terza Puntata di Optima Red Alert, il nostro format musicale condotto da Red Ronnie, con il suo brano “Bubble Soap”.
Fulvia canta e scrive sia in italiano che inglese. L’artista milanese ci ha comunicato le vere emozioni che la musica può regalare con un racconto relativo all’aeroporto di Marsa Alam in Egitto, in cui è stata protagonista di una performance live…molto particolare.
Di dove sei/siete e quanti anni hai?
Sono di Milano e ho 45 anni (devo proprio dirlo?!! ;-) )
Che tipo di musica fai?
Per comodità si potrebbe parlare di pop, ma in realtà la mia musica ha diverse contaminazioni e sonorità, derivanti dall’ aver sempre ascoltato di tutto. Ritengo fondamentale non soffermarsi su uno stile o genere solo, al fine di avere stimoli diversi, ma soprattutto perché ogni linguaggio musicale offre possibilità espressive differenti che possono arricchire sia l’artista sia i fruitori. Scrivo i miei testi sia in italiano sia in inglese, e anche questo fa parte della mia ricerca di un’espressività che desidero sia il più libera possibile.
Dove suoni?
Per oltre un decennio ho suonato in giro per il mondo, in villaggi turistici. In Italia, e soprattutto nella mia città è piuttosto complicato riuscire ad ottenere spazi per la musica dal vivo.
Perché hai deciso di partecipare a Optima Red Alert?
Optima Red Alert è una grande iniziativa che mi ha conquistata sin dall’inizio, in quanto nel panorama attuale italiano è una delle pochissime possibilità date agli artisti emergenti di farsi ascoltare e confrontarsi, ed entrare in contatto con altri artisti di oggi. Inoltre la modalità di partecipazione ad Optima Red Alert è molto originale ed interessante!
Come e quando hai deciso di diventare un musicista?
Credo che dai primissimi momenti in cui misi le mie mani su una vecchia pianola all’età di 4 anni, capii che la musica era la mia fonte di felicità più grande. Non sapevo ovviamente ancora bene cosa dovevo fare, ma da allora il mio cuore e la mia mente andarono sempre verso quella direzione.
A chi ti/vi ispiri/ispirate?
Non c’è un artista preciso al quale mi ispiro, ma posso dirti alcuni nomi di artisti che apprezzo particolarmente, come Neil Young, Carlos Jobim, Frank Sinatra, Beatles, David Bowie, Stevie Wonder, Randy Crawford, e Spandau Ballet miei idoli di gioventù.
Quali sono i tuoi/vostri obiettivi futuri nel campo della musica?
Il mio obiettivo è quello di poter ampliare il mio pubblico, riuscire a raggiungere più persone con la mia musica e poter suonare per loro, cercando di regalare e condividere il più possibile le mie emozioni.
Raccontaci/Raccontateci un aneddoto su di voi.
Un breve episodio che ancora una volta mi ha confermato l’importanza della musica nella mia vita
Ero in viaggio di ritorno verso l’Italia, aeroporto di Marsa Alam in Egitto. Ero profondamente triste, avevo appena salutato una persona cara che probabilmente non avrei mai più rivisto, avevo appena fatto 250 km in auto alternando lacrime a qualche risata che l’autista abilmente cercava di strapparmi di tanto in tanto.
Entro nel duty free, avevo la mia chitarra sulle spalle, e qualche altro bagaglio. Un commesso del duty free mi nota subito e si avvicina dicendomi in inglese: “Oh una musicista!! Che bello!! Mi suoneresti qualcosa per favore?” e io, che davvero non ero dell’umore, rispondo “No guarda, mi spiace ma ora non posso, sto partendo …” Il commesso insiste, dicendomi addirittura che era disposto a spegnere la radio che in quel momento stava trasmettendo la loro preghiera musulmana. Io rispondo che non era il caso, lui insiste e mi dice che se gli avessi suonato qualcosa, mi avrebbe omaggiata con un piccolo presente. La mia mente era paralizzata per via del momento particolarmente triste, e non riuscivo a pensare nemmeno a una canzone che avrei potuto cantargli in quel momento.
Lui intanto, che aveva già spento la radio, mi esorta ad aprire il fodero della chitarra, mentre io ancora non sapevo come avrei potuto uscire da quella situazione, ma l’idea dell’omaggio stava per convincermi, e così, imbracciata la chitarra e controllata l’accordatura, mi ritrovai ad intonare “Knockin’ on Heaven’s door”. Nel giro di pochi secondi tutti i clienti del duty free erano attorno a me, qualcuno mi riprendeva col cellulare, ascoltavano e si dondolavano al ritmo della canzone. E quando ebbi cantato l’ultima nota, d’incanto mi ritrovai felice e leggera e capii ancora una volta qual è la vera gioia. Ringraziai di cuore il commesso che era rimasto incantato come se avesse appena assistito alla performance di una grande star. Mi regalò una piccola boccetta di profumo che ancora conservo e sorridente mi incamminai verso il mio volo.
Per concludere…vuoi mandare un messaggio a Red Ronnie?
Ringrazio infinitamente Red Ronnie per tutto quello che fa e che farà per la musica, per dare voce agli artisti emergenti che diversamente oggi sarebbero abbandonati a loro stessi e non troverebbero spazio e orecchie per la loro musica. E’ un impegno notevole quello di Red e dei suoi collaboratori, in questo caso anche di Optima Red Alert, che apprezzo veramente tanto. Continuate così, abbiamo bisogno di voi!! Spero anche che il Roxy Bar possa riaprire presto in una nuova sede e di poter avere un giorno l’onore di suonarci, fosse anche in capo al mondo!!
MEGLIO UN UOVO OGGI CHE UNA GALLINA DOMANI.
INTERESSANTE L’EMOZIONE DELLA CANTANTE ANCHE SE IL COMPENSO ERA AL MINIMO
COMPLIMENTI ED IN BOCCA AL LUPO