Nella polemica su Tananai interviene l’entourage: la verità sull’esibizione

Polemica per l'esibizione di Tananai a Palazzo Rosso: risponde l'agenzia

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Quell’esibizione a Palazzo Rosso di Polisella per Elysium Festival, quel ritardo, quella performance ridotta: il grande malcontento dei presenti si è ben presto trasformato in una polemica su Tananai, social (e non solo). Si sono lamentati anche gli organizzatori. Ma come stanno le cose? Arrivano chiarimenti dall’entourage dell’artista.

Gli organizzatori si scusano, la colpa ricade sul cantante ma le cose stanno in modo molto diverso. Tananai ha rispettato gli accordi contrattuali: non era infatti mai stato venduto un concerto. Prevista solo un’esibizione di 4-5 brani in dj set.

Una volta giunto a destinazione, però, l’artista ha trovato una situazione diversa.

L’organizzazione, per far fronte alle polemiche, si scusa: Chiediamo ufficialmente scusa per il comportamento del cantante, il suo ritardo e la mancanza di rispetto nei confronti dei partecipanti e dell’organizzazione che ha speso molto in tutto per regalare un evento unico; un enorme dispiacere a cui mai si sarebbe pensato. Condividiamo con voi il massimo dispiacere”.

Tananai, dal canto suo, però, non ha colpe. E l’entourage che si occupa del Booking delle date come dj set, replica:

L’evento è stato venduto dall’agenzia al Palazzo Rosso, tramite contratto regolamentare, come “showcase” e non come “Live” o “concerto” ovvero prevedendo un’esibizione dell’artista di 4-5 brani su base in una discoteca (che doveva essere Palazzo Rosso). Una volta giunti in loco, al contrario, l’artista si è trovato ad esibirsi su un palco non concordato, più da concerto che da dj set e che richiedeva attrezzature che non erano state preventivate”.

Nella stessa nota si legge: “L’artista, inoltre, non è stato messo nelle condizioni idonee per esibirsi, in quanto l’attrezzatura tecnica richiesta per tempo e precedentemente alla data dell’evento (bodypack per sentire la voce in cuffia) non era presente e l’impianto audio presentava gravi problemi di rimbombo e fischi del microfono, creando disagio sia all’artista, sia al pubblico”.