Inquinamento, Legambiente: 72 città oltre i limiti imposti per la salute

Secondo un rapporto dell'associazione ambientalista, troppi centri italiani devono impegnarsi per raggiungere gli obiettivi UE entro il 2030


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In molte città italiane l’inquinamento ambientale ha raggiunto e superato i limiti stabiliti per tutelare la salute delle persone. Lo rende noto un rapporto Legambiente secondo cui, nel 2022, su 95 centri ben 72 hanno ecceduto la soglia media annuale di 20 microgrammi per metro cubo di aria di polveri sottili Pm10, limite massimo raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sono invece 23 le città fuori legge per quanto riguarda il particolato, prodotto soprattutto con il riscaldamento.

Secondo il rapporto le città italiane che hanno ecceduto i limiti di concentrazione di polveri sottili nell’aria sono chiamate a impegnarsi affinché possano raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Unione europea entro l’inizio del 2030, ovvero di 20 µg/mc da non superare per il Pm10, 10 µg/mc per il Pm2.5, 20 µg/mc per l’NO2, meno rigidi di quelli dell’OMS.

Le città chiamate a rivedere i propri standard sono:

L’associazione ambientalista, attraverso il documento, richiama l’attenzione sugli obiettivi previsti per il Pm10, sostenendo che le città più indietro “dovrebbero ridurre le proprie concentrazioni tra il 30% e il 43% entro i prossimi sette anni, ma stando agli attuali trend di riduzione registrati negli ultimi 10 anni (periodo 2011-2021, dati Ecosistema Urbano), potrebbero impiegare mediamente altri 17 anni per raggiungere l’obiettivo, ovvero il 2040 anziché il 2030. Città come Modena, Treviso, Vercelli potrebbero metterci oltre 30 anni. Anche per l’NO2 – conclude Legambiente – la situazione è analoga e una città come Catania potrebbe metterci più di 40 anni”.