Cos’è la sepsi: cause, sintomi, trattamento

E' una risposta antinfiammatoria eccessiva dell'organismo a un'infezione. Si caratterizza in tre stadi a gravità crescente


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La sepsi, nota anche come setticemia, è una patologia causata da una risposta antinfiammatoria abnorme dell’organismo in seguito a un’infezione che danneggia organi e tessuti, compromettendo il loro normale funzionamento. L’origine è quasi sempre batterica, solo raramente può essere causata da funghi o virus. E’ più frequente nei neonati, bambini, anziani, persone con malattie croniche o con sistema immunitario debole. Sono maggiormente esposti i pazienti che hanno subito un intervento chirurgico o a cui stato impiantato un dispositivo medico (es. catetere venoso o urinario), ma può colpire tutti gli individui che abbiano contratto un’infezione. In Italia si registrano 1,5 casi ogni mille abitanti.

Sintomi della sepsi.
La patologia si manifesta con alcuni disturbi quali febbre alta, o improvviso abbassamento della temperatura corporea, tachicardia, frequenza respiratoria, brividi. E’ importante intervenire subito perché si rischia di incorrere in un peggioramento della situazione.
Un secondo stadio, che prende il nome di sepsi severa, può prevedere una sintomatologia più grave, con la comparsa di chiazze rosse sulla cute, difficoltà a produrre urina, anomalie nell’attività cardiaca, alterazione dello stato mentale, e problemi respiratori.
Nell’ultimo stadio, le problematiche aumentano, fino al sopraggiungere di un calo improvviso della pressione sanguigna e shock settico.
Il tasso di mortalità legato alla sepsi dipende dallo stadio della malattia. Nel caso di sintomi moderati la mortalità è del 15%, mentre nel caso di sepsi severa si aggira tra il 30 e il 35%. In caso si shock settico la mortalità è intorno al 40%.

A quali infezioni si associa la sepsi?
Le infezioni più comuni che provocano questa patologia ci sono polmoniti, meningiti, encefaliti, infezione legate a interventi chirurgici, infezioni renali, ostiomieliti ed endocarditi.

Trattamento della sepsi.
Come detto è fondamentale intervenire subito e in modo aggressivo. La terapia si basa sulla somministrazione di antibiotici, fluidi ed emoderivati per regolare la pressione del sangue, vasopressori per aumentare la pressione arteriosa, insulina, sedativi e antidolorifici. Nei casi più complicati è necessario il ricovero in terapia intensiva, con ossigenazione o dialisi.