La CGIL e le femministe contro Placido Domingo dopo le serate all’Arena di Verona: cos’è successo

"Gigantesco fallimento", "scelta grottesca": la CGIL e le associazioni femministe protestano contro le serate di Placido Domingo all'Arena di Verona: cos'è successo

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Ph: Archimadrid, Ignacio Arregui García/Wikimedia


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A seguito delle serate Verdi Opera Night e Turandot andate in scena rispettivamente il 25 e il 26 agosto all’Arena di Verona, sono arrivate le lettere di protesta della CGIL e delle femministe contro Placido Domingo.

Il flop all’Arena di Verona

Una lettera del Sindacato Lavoratori della Comunicazione (SLC) della CGIL di Verona mette nero su bianco, in data 29 agosto, quanto accaduto durante le due serate dedicate a Placido Domingo all’anfiteatro romano della città scaligera.

La nota è riportata sulle testate nazionali, tra cui Corriere Della Sera. Nella prima parte, le parole del SLC fanno riferimento alla serata Verdi Opera Night. Ecco quanto si legge:

“L’esito delle serate, viste le imbarazzanti prove, era stato previsto e denunciato dagli stessi artisti del coro, professori d’orchestra e tecnici di palcoscenico, i quali avevano subito capito che Domingo non era all’altezza della sua fama e del compito affidatogli da Fondazione Arena di Verona. Il risultato delle due serate è stato pessimo e soltanto la professionalità delle maestranze artistiche e tecniche di Fondazione Arena ha permesso che l’evento non si tramutasse in un gigantesco fallimento“.

Nella seconda parte, quindi, la CGIL di Verona fa riferimento alla serata del 26 agosto dedicata alla Turandot. Con un focus sull’orchestra, il sindacato pone in evidenza quel momento in cui i componenti dell’orchestra si sarebbero rifiutati di alzarsi in piedi per raccogliere l’applauso, ignorando quindi l’invito del direttore.

“Nella Turandot (opera impervia, tanto più se non vengono fatte le dovute prove) tutte le maestranze si sono sentite abbandonate a loro stesse in più di un’occasione, rischiando più volte di andare tutti gambe all’aria. A conferma di ciò, c’è stata una protesta dell’orchestra che, consapevole della mediocrità dello spettacolo appena terminato, ha rifiutato di alzarsi in piedi al consueto segno del direttore che li invitava a prendere gli applausi. Molti professori d’orchestra e artisti del coro non hanno dubbi: quella del 26 è stata una delle serate più umilianti per tutto il settore artistico“.

La protesta delle associazioni femministe

Corriere ricorda che giovedì 25 agosto, data che corrispondeva alla serata Verdi Opera Night di Placido Domingo programmata all’Arena, le associazioni femministe avevano inviato una lettera al sindaco di Verona Damiano Tommasi.

Il motivo era legato alle accuse di molestie sessuali per le quali il tenore aveva chiesto perdono. Di seguito il testo della lettera riportato da Repubblica:

“Domingo è già stato messo sotto accusa per molestie sessuali nel 2019 e nel 2020 si è dimesso dalla carica di direttore dell’Opera di Los Angeles, dichiarandosi pentito e chiedendo scusa alle vittime, salvo poi ritrattare tutto poco dopo. Lungi dal voler condannare chicchessia prima della conclusione delle indagini e al posto della magistratura competente, ci rammarichiamo di una scelta a dir poco incomprensibile e grottesca da parte della Fondazione Arena. L’attuale presenza di Placido Domingo al Festival lirico areniano è frutto di una decisione che evidenzia chiaramente quale sia la sensibilità della Soprintendente Gasdia riguardo a questioni di tale gravità e rilevanza. È necessaria un’assunzione di una responsabilità nelle scelte che valuti la persona e non solo la sua perizia artistica”.

Per il momento né la Fondazione Arena di Verona né il sindaco Tommasi, tanto meno lo staff di Placido Domingo, hanno risposto alle proteste.

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