Incentivi auto elettriche 2022: ulteriori input per i redditi più bassi

Tutt'altro che esauriti gli incentivi auto elettriche 2022: ulteriori misure per i redditi più bassi

furti d'auto

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Secondo quanto spiegato dall’edizione online de ‘La Repubblica, stanno per giungere interessanti novità relative agli incentivi per le auto elettriche e le Plug-in. Dalle recenti notizie, probabilmente, potrà essere inserita nel decreto Aiuti bis un’utilissima innovazione che consentirebbe di offrire contributi molto più stuzzicanti, logicamente solamente per una determinata fetta di popolazione. Pare che l’intento fosse quello di introdurre un’inedita variabile connessa al reddito, ovvero con un reddito inferiore ai 30 mila euro, l’incentivo aumenterebbe del 50%.

Ad esempio, se si vuole acquistare una BEV il contributo corrisponde a 3 mila euro senza una vecchia auto da rottamare, mentre 5 mila con servizio di rottamazione; quanto ai modelli PHEV l’incentivo è pari a 2 mila euro senza rottamazione e 4 mila euro con rottamazione. Quindi, se la novità precedentemente annunciata dovesse andare in porto, i contributi che si otterranno, in merito ai redditi inferiori ai 30 mila euro, sono così suddivisi: acquisto auto elettrica con rottamazione 7500 euro, acquisto auto elettrica senza rottamazione 4500 euro, acquisto Plug-in con rottamazione 6000 euro e acquisto Plug-in senza rottamazione 3000 euro. È palese che tutto ciò non sia stato ancora ufficializzato, ma certamente si tratta di una novità allettante e a zero costi, considerato che i fondi disponibili per le BEV e PHEV sono piuttosto elevati.

Dunque, tale innovazione permetterebbe di velocizzare l’uso dei fondi che il Governo ha stanziato nel 2022 per queste due categorie di auto elettriche, così da consentire ad una specifica fascia di popolazione di potervi accedere. Aspettando l’ecobonus 2023. Inoltre, il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) pare voglia inserire un ulteriore nuovo bonus per l’installazione di un punto di ricarica privato: si tratta di un contributo pari all’80%, per un limite massimo di 1500 euro per ogni persona che lo richiede, ma che tende ad aumentare fino a 8 mila euro qualora l’installazione dovesse avvenire nei condomini. Insomma, non ci resta che monitorare la situazione e aspettare la conferma di questa novità.

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