Alcuni consigli per ridurre il consumo di plastica in cucina e bagno

Ogni italiano consuma in media 100 kg di plastica l'anno, contribuendo all'emergenza climatica e alle emissioni di gas serra


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L’Italia è il secondo Stato in Europa per consumo di plastica. E’ quanto emerge da un rapporto di Ecco, redatto in collaborazione con Greenpeace e Spring, secondo cui nel 2020 nel nostro Paese sono state consumate 5,9 tonnellate di polimeri fossili, per una media di circa 100 kg a persona. Il consumo di plastica, soprattutto monouso, non ha significativi trend di decrescita nonostante sia risaputo che sia uno dei fattori principali della crisi climatica, in quanto contribuisce significativamente alle emissioni di gas serra. Nello specifico il ciclo della plastica genera in tutto il mondo circa 400 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno.

Secondo Plastic Free July, un movimento che dal 2011 mira a sensibilizzare per tutto il mese di luglio sull’importanza di ridurre il consumo di plastica, basterebbe limitarne l’utilizzo negli imballaggi ed eliminare l’usa e getta per ridurre del 42% la presenza di questa sostanza nell’ambiente.

Babaco Market aziende di delivery ortofrutticolo attiva nell’evitare gli sprechi alimentari, ha diramato una serie di suggerimenti per ridimensionare il ciclo della plastica.

La cucina è il luogo in cui la plastica viene utilizzata con maggior frequenza, in contenitori, utensili, confezioni alimentari. E’ possibile però utilizzare accorgimenti per ridurre il suo utilizzo.

  1. Scegliere contenitori di vetro o ceramica
  2. Preferire prodotti sfusi in modo da ridurre gli imballaggi
  3. Per la conservazione sostituire la classica pellicola con un analogo prodotto in cera d’api
  4. Evitare piatti, bicchieri e posate monouso, a meno che non siano in bambù o materiale compostabile
  5. No alle bottiglie di plastica, meglio utilizzare quelle di vetro

Oltre alla cucina, anche in bagno consumiamo molta plastica, che potrebbe essere abbandonata per far posto a soluzioni a minor impatto ambientale.

  1. Sostituire i flaconi di shampoo e bagnoschiuma con detergenti solidi, come le saponette, che sono vendute in confezioni più piccole, non contenendo acqua, spesso di materiale riciclabile
  2. Utilizzare uno spazzolino da denti sostenibile. Il classico spazzolino in plastica si decompone in 400 anni. Siccome viene sostituito in media 5-6 volte in un anno, il suo impatto ambientale risulta notevole
  3. Preferire assorbenti e tamponi ecologici ad omologhi che contengono parti in plastica non riciclabile.