Blocco N26 dalla Banca d’Italia: cosa succede a nuovi e già clienti

N26 bloccato dalla Banca d'Italia per alcune lacune antiriciclaggio: colpiti nuovi clienti e criptovalute

N26

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Bankitalia ha applicato un blocco N26 per quanto riguarda i nuovi clienti e le criptovalute (potete leggere tutti i dettagli a questa pagina). La nota banca fintech ha subito lo stop obbligato relativamente a queste sue attività a seguito del provvedimento scattato lo scorso lunedì da parte della Banca d’Italia. In poche parole, la divisione italiana di N26 Bank ha mostrato alcune lacune nel rispetto del regolamento in materia di anticiclicaggio.

La misura è stata maturata al termine dell’ispezione condotta dalla Banca d’Italia nell’intervallo temporale compreso tra il 25 ottobre ed il 15 dicembre 2021. Lo stop è chiaramente temporaneo, restando in attesa di decidere se i provvedimenti innescati per correggere le lacune di cui sopra verranno ritenute o meno idonee dall’organo di vigilanza dedicato. Ci saranno conseguenze sia per i vecchi che per i nuovi clienti di N26 Bank. In pratica, la banca non potrà portare avanti operazioni con nuovi clienti, che si tratti di attività occasionali o continuative (ovvero quelli che non risultano già censiti al 28 marzo scorso, che è poi la data del provvedimento di Bankitalia). Per quanto riguarda i già clienti, N26 ha il divieto di proporre nuovi prodotti e servizi.

La Banca d’Italia si rifà all’esempio delle criptovalute, categoria in cui N26 è entrata relativamente da poco tempo. Non ci saranno conseguenze, al contrario, per le operazioni che è già possibile portare a termine attraverso i conti esistenti, che continueranno ad essere operativi e peraltro sicuri. Per quanto riguarda le misure richieste per prevenire il fenomeno del riciclaggio, N26 ha apportato il potenziamento del personale incaricato, l’implementazione di un’infrastruttura telematica di supporto, l’utilizzo del machine learning e il miglioramento del monitoraggio delle transazioni (tutte cose importanti, ma probabilmente non ancora sufficienti per ottenere l’ok dalla Banca d’Italia).

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