E se l’obiettivo di Putin fosse prendersi tutta l’Ucraina senza trattative?

La sua idea potrebbe non essere quella di prendere solo l'area a est del fiume Dnepr ma occupare tutto il Paese che lui ritiene russo

In this image made from video released by the Russian Presidential Press Service, Russian President Vladimir Putin addressees the nation in Moscow, Russia, Thursday, Feb. 24, 2022. Russian troops launched their anticipated attack on Ukraine on Thursday, as Putin cast aside international condemnation and sanctions and warned other countries that any attempt to interfere would lead to "consequences you have never seen." (Russian Presidential Press Service via AP)


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Dopo la prima settimana di combattimenti, le ultime ore sembrano essere state dedicate alla diplomazia. Nel conflitto tra Russia e Ucraina, si è svolto oggi il secondo incontro di negoziati tra le delegazioni dei due Paesi. Secondo i russi è andata bene mentre per gli ucraini si è ancora lontani dal raggiungere un accordo. La notizia positiva sarebbe la possibilità di un cessate il fuoco temporaneo e l’attivazione di un corridoio umanitario. In molti sperano nella via diplomatica e nella possibilità di raggiungere un compromesso, addirittura con la cessione di una porzione di territorio ucraino alla Russia. Ma siamo sicuro che l’obiettivo di Putin sia questo?

Siamo veramente convinti che il leader russo abbia in testa una strategia militare per prendersi solo una porzione di territorio dell’Ucraina e che l’invasione sia solo un modo per acquisire territori da “trattare” sul tavolo dei negoziati? Secondo molti analisti internazionali, l’obiettivo di Putin sarebbe quello di prendersi il territorio a est del Dnepr. Il fiume rappresenterebbe un confine naturale che andrebbe dall’alleata Bielorussia e alla Crimea. Questo permetterebbe alla Russia di avere un cuscinetto rispetto ai paesi Nato oltre che libero accesso ai principali vettori di approvvigionamento del gas.

L’occupazione di altri territori, tra cui l’avanzata su Kiev, servirebbe solo per costringere l’Ucraina e i suoi alleati a trattare per raggiungere il suo reale obiettivo. Occupare una porzione più ampia di territorio ucraino costerebbe troppo in termini di uomini e risorse militari e in molti credono che, raggiunto un accordo, Putin smobiliterà le forze e lascerà i territori occupati. Un’ipotesi plausibile dal punto di vista geopolitico che segnerebbe un’ulteriore vittoria per lui riuscendo a prendersi il Donbass dopo la Crimea.

L’obiettivo di Putin potrebbe essere occupare l’Ucraina

Ma se non fosse questo il suo ragionamento? Non sarebbe il caso di valutare l’ipotesi che voglia prendersi tutta l’Ucraina? Il suo pensiero costante, rivelato urbi et orbi nel corso di discorsi pubblici nelle ultime ore, è quello secondo cui l’Ucraina sia terra russa. Dal suo punto di vista gli ucraini sono parte del popolo russo. Popoli fratelli, figli della madrepatria russa. Una retorica zarista con la quale prova a convincere il suo popolo della necessità di una guerra di liberazione.

Un discorso che non sembra abbia attecchito in tutti i settori della vita pubblica nel suo Paese ma che se dovesse prendere piede gli darebbe il via libera per una colossale opera di annessione. C’è da capire se la sua sia strategia o reale convincimento. La vera domanda è: noi possiamo stare a vedere se si tratta di un bluff? Finora ha dimostrato di saper sfruttare l’inerzia di Stati Uniti ed Europa che non vogliono una guerra dopo la pandemia. Fino a che punto potremo rimanere immobili a fronte di colonne chilometriche di carri armati che marciano su Kiev?