Adinolfi contro Mahmood dopo Sanremo: “Furto ai danni di Elisa e Morandi”

"Dopo aver rubato la vittoria a Ultimo, stavolta opera il furto ai danni di due giganti della musica italiana"

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Adinolfi contro Mahmood dopo Sanremo: il leader del Popolo della Famiglia appare sui social per criticare il trionfo di Mahmood e Blanco al Festival numero 72.

Con Brividi hanno sempre mantenuto lo scettro del primo in classifica, ad eccezione della serata cover, in cui ha trionfato Gianni Morandi. Nelle classifiche provvisorie del Festival, Mahmood e Blanco hanno sempre occupato la prima posizione. Nessuna sorpresa dunque nell’annuncio del vincitore della kermesse canora.

Una vittoria che mette d’accordo (quasi) tutti quella di quest’anno. Una canzone riflessiva, dall’alto potenziale, che colpisce al primo ascolto ha messo d’accordo tutte le giurie votanti, televoto incluso. Ma qualche critica c’è lo stesso, non sulla canzone però.

Ne parla Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia, che scrive un messaggio sui social contro il trionfo di Mahmood (e di Blanco) parlando di furto ai danni di Gianni Morandi ed Elisa, che hanno occupato rispettivamente il terzo ed il secondo gradino del podio.

“Dopo aver rubato la vittoria a Ultimo, sulla spinta dell’ideologia immigrazionista allora da contrapporre a Salvini, stavolta Mahmood opera il furto ai danni di due giganti della musica italiana (Elisa e Morandi) che hanno la sfortuna di essere etero quando dominano gli Lgbt”, scrive Adinolfi.

“La sproporzione clamorosa tra cantanti gay (o gayish o bisex o fluid) a cui è stato consentito di tutto pur di proporre in maniera chiara e dura che l’ideologia gender è vincente rispetto al numero di cantanti etero tutti confinati nell’area ‘vecchi’, non rispecchia in nulla la società italiana. Ma che scrivo a fare. Sono riusciti a farvi diventare così coglioni da non capire che non esistono poteri buoni”.