Ermal Meta a Verissimo: l’Albania, la verità, la normalità

Ermal Meta si racconta a Verissimo: "Quando decidi di fare il musicista decidi di aprire il tuo stomaco"

ermal meta a verissimo

INTERAZIONI: 94

Ermal Meta a Verissimo, si racconta in una lunga chiacchierata nel salotto di Silvia Toffanin. Un tuffo nel passato, il racconto del presente e uno sguardo al futuro: si parla di normalità preziosa, di dolore, di Albania, di musica, di concerti.

Il Covid-19 ci ha insegnato che la normalità è una cosa preziosa, sacra. Ti permette di riallinearti ogni giorno con te stesso”, le parole di Ermal Meta a Verissimo. “Si aspetta l’anno prossimo e si spera di poterla riconquistare questa agognata normalità”, con il ritorno completo delle attività alle quali abbiamo dovuto rinunciare, concerti inclusi.

Di parla di Abania, di Tirana, la città che ha dovuto lasciare quando aveva 13 anni, la stessa che gli ha concesso il primo stadio. “Quando sono andato via di lì me ne sono andato in un silenzio incredibile, me la ricordo quella notte lì. Sentivo nelle orecchie il rimbombo del battito cardiaco, talmente era l’ansia. C’era una silenzio tombale”, ricorda Ermal Meta.

“Quando poi ci sono tornato e sono salito sul palco nelle orecchie avevo la mia musica, quella che stavo cantando in quel momento; è stato incredibile”, aggiunge, prima di abbandonarsi a qualche riflessione sul ruolo del musicista, del cantautore, della vita odierna.

“Quando decidi di fare il musicista decidi di aprire il tuo stomaco”, le sue parole. Poi racconta il momento in cui la sua vita da artista è cambiata per sempre.

“Non avevo capito che dovesse essere così fino a qualche anno fa, pensavo che bastasse planare in superficie e a volte è sufficiente ma c’era qualcosa che non funzionava, non arrivavo alle persone”, dice. Si interrogava sul motivo senza riuscire ad individuarlo. Poi un giorno ha capito tutto: Alle persone devi dare qualcosa di vero e quello che è vero quando te lo togli da te per darlo a qualcun altro fa per forza male. Quando l’ho fatto è successo il miracolo. La gente mi ha voluto bene ma ogni cosa ha un costo”.

A Verissimo c’è spazio anche per il lontano futuro e per un accenno alla difficile situazione familiare sofferta da Ermal: Ho pensato per tanto tempo di non voler diventare padre, non volevo correre il rischio che mio figlio potesse pensare quello che io penso di mio padre. Forse ultimante qualcosa è cambiato. Vorrei? Si, ma quando non lo so”.