Pecchini sulla Partita del Cuore: “Le falsità hanno danneggiato la raccolta fondi”

Selvaggia Lucarelli intervista Pecchini: "Io contro le donne? Macché, la mia storia parla chiaro. Le loro falsità hanno danneggiato la raccolta fondi della Partita del Cuore".

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Selvaggia Lucarelli intervista Gianluca Pecchini, direttore generale della Nazionale Cantanti, dopo il caso Aurora dei The Jackal.

Pecchini si è dimesso dopo le accuse di sessismo e adesso replica in una intervista realizzata da Selvaggia Lucarelli per TPI: “Io contro le donne? Macché, la mia storia parla chiaro. Le loro falsità hanno danneggiato la raccolta fondi della Partita del Cuore”.

Nel corso dell’intervista, a Pecchini viene chiesta la sua versione dei fatti. Lui replica ricapitolando la storia della cena alla vigilia della partita e dei tavoli, della quale tanto si parla in questi giorni.

“Si dovevano sfidare la Nazionale Cantanti, per cui gli inviti li faccio io, contro quella Campioni per la Ricerca, per cui gli inviti li fa la Fondazione Piemontese per la Ricerca contro il cancro, di cui è presidentessa Allegra Agnelli. Vado a controllare la sala dell’hotel di Torino destinato all’accoglienza degli artisti. Quel giorno c’erano i cantanti, il giorno dopo arrivavano i Campioni per la Ricerca”.

A proposito della suddivisione e dell’organizzazione dei tavoli, spiega:

“La Nazionale Cantanti, insieme. Ad un altro tavolo io, col presidente dell’Associazione italiana arbitri e due dirigenti della fondazione Candiolo, ovvero Bettarelli e Sala. Poi c’era il tavolo con alcune compagne dei cantanti e il tavolo della terna arbitrale femminile”.

Sua la decisione di far arbitrare La Partita Del Cuore alle donne, proprio per mettere al centro dell’evento benefico.

Selvaggia Lucarelli, allora, chiede di ripetere cosa è accaduto nel momento in cui Pecchini si è recato al tavolo che accoglieva a cena i calciatori della Nazionale cantanti:

“Vedo due persone che non conosco perché non le avevo invitate io: Ciro e Aurora. Di questo mi assumo la colpa: non sapevo chi fossero, forse da lì è scattato il reato di lesa maestà. Ho detto: ‘Questo è il tavolo della Nazionale Cantanti, vi potete mettere a un altro tavolo?’. Un tavolo che era a un metro eh, non chissà dove”.

Questo perché, come spiega Pecchini, ci sono piccole regole, dei “riti”, così li definisce, che la Nazionale Cantanti intendeva rispettare:

“Da sempre la sera prima della partita la squadra è al tavolo insieme, prepara la partita con l’allenatore. Sono cantanti, ma in quell’occasione si sentono calciatori, siamo tutti un po’ bambini a volte. Non so se questo può essere percepito come un rito da trogloditi, ma è così per tutte le squadre alla vigilia di una partita. Anche ai matrimoni c’è il tavolo degli sposi, che male c’è? E aggiungo che comunque i cantanti hanno anche la loro privacy, che io tutelo”.