Pecchini su Aurora dei The Jackal: “Mai detto nulla di sessista”

"Non so perché Aurora abbia raccontato questa storia, l'ho vista un pò stizzita quando le ho detto che quello era il tavolo della Nazionale Cantanti ma non mi sarei mai immaginato un caos del genere", dice Pecchini

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Dopo La Partita Del Cuore, Pecchini racconta all’Adnkronos quanto accaduto al J Hotel di Torino con Aurora e i The Jackal. Si sono incontrati per pochi secondi prima della cena, alla viglia della partita, e nulla di sessista è mai stato pronunciato da lui.

Si è dimesso per salvaguardare la partita e il relativo scopo benefico e adesso chiede a Ciro e ad Aurora dei The Jackal di essere sinceri e di chiarire quanto avvenuto.

Pecchini spiega:

“Ciro, Aurora  ed io abbiamo interagito per pochi minuti prima della cena. Mi sono preso la responsabilità per il bene dell’evento e della raccolta fondi ma oggi, a freddo e a seguito dei numerosi attacchi e insulti ricevuti ci tengo a chiarire categoricamente che io non ho mai detto ad Aurora e a Ciro niente di sessista. Si è scatenata su di me, sulla mia famiglia e sul nome dell’Associazione Italiana Cantanti una gogna mediatica. Chiedo a Ciro e ad Aurora dei The Jackal di essere sinceri e di chiarire che, nel nostro rapidissimo dialogo, prima della cena, io non ho mai pronunciato assolutamente nulla di sessista.

Gianluca Pecchini, Direttore generale della Nazionale Cantanti era stato accusato di aver pronunciato parole sessiste nei confronti di Aurora e di averla allontanata dal tavolo della Nazionale Cantanti in quando donna.

A Partita del Cuore conclusa, spiega:

“Io e i The Jackal non giochiamo ad armi pari io non ho neanche Facebook. Loro usano una macchina mediatica contro cui io non posso competere. Vorrei che loro fossero sinceri e che dicessero come sono realmente andate le cose, questo caos mediatico rischia di rovinare la mia immagine, la mia reputazione e la mia famiglia visto che ho anche tre figlie. Ieri mattina per senso di responsabilità mi sono beccato tutti gli insulti e ho dato le dimissioni perché sennò rischiava di saltare la manifestazione. Ma ora è il momento di fare chiarezza”.

E poi aggiunge:

“Eravamo tutti nella sala del ristorante del J Hotel e io stavo andando a controllare dove si sarebbero seduti Mogol, che è il nostro fondatore, Donna Allegra Agnelli e tutti gli altri ospiti. Tradizionalmente al tavolo della Nazionale Cantanti ci si siedono solo i calciatori e i cantanti. In quel momento i cantanti smettono di essere artisti e diventano una squadra di calcio che il giorno dopo deve scendere in campo per raccogliere fondi”.

A proposito dei The Jackal dice:

“I The Jackal venivano da Napoli e mi avevano spiegato che avevano chiesto, vista la distanza che dovevano percorrere in treno, di poter anticipare il loro arrivo che era previsto per il giorno dopo e quindi verso di loro era stata fatta una agevolazione. Io sono andato lì e ho semplicemente detto loro: “Ragazzi questo è il tavolo della Nazionale Cantanti” e gli ho chiesto se gentilmente si potevano sedere in altri tavoli e così hanno fatto visto che hanno mangiato nel tavolo a fianco”.

Perché Aurora ha raccontato allora un versione diversa? Pecchini risponde così:

“Non so perché Aurora abbia raccontato questa storia, l’ho vista un pò stizzita quando le ho detto che quello era il tavolo della Nazionale Cantanti ma non mi sarei mai immaginato un caos del genere. Loro (i The Jackal) continuano a dire che io ho detto frasi sessiste e a infangare il mio nome nonostante io li abbia visti forse per 46 secondi. Lavoro in questo settore da 40 anni non abbiamo mai fatto discriminazioni verso nessuno, se per Aurora la discriminazione è che la nostra squadra deve porter stare seduta al tavolo insieme per poter parlare delle proprie cose allora sì, sono sessista“.