Il Trianon Viviani di Forcella celebra il ritorno di Roberto De Simone con il nuovo spettacolo “Trianon Opera, tra pupi, sceneggiata e Belcanto”

Rai 5 dedica una settimana di programmazione al maestro De Simone da "Eleonora" a "Trianon Opera", che si potrà vedere in prima tv venerdì 30 aprile alle 18


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Il Teatro Trianon Viviani di Forcella celebra il ritorno del maestro Roberto De Simone con il nuovo spettacolo “Trianon Opera, tra pupi, sceneggiata e Belcanto”, messo in scena con Davide Iodice, per la regia televisiva di Claudia De Toma, e con la direzione di Alessandro De Simone.

L’Opera sarà trasmessa su Rai 5venerdì 30 aprile, alle 18, nell’ambito della programmazione operistica di questa settimana dedicata al maestro De Simone da Rai Cultura e che si conclude il 30 aprile.

Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Trianon Viviani, in collaborazione con Scabecfondazione Campania dei Festival – Campania teatro festival

Con questa opera il teatro pubblico di Forcella diretto da Marisa Laurito aggiunge un tassello importante alla sua programmazione riportando De Simone nella sala gloriosa del Trianon da quel lontano dicembre del 2002 in cui presentò la riscrittura melodrammatica di Eden teatrodi Raffaele Viviani.

Lo spettacolo spiega De Simone «innanzitutto intende essere una esplorazione storica e antropologica sulla religiosità napoletana sia a livello colto gesuitico, sia a livello popolare», attorno a un «documento scritto che fa da cardine esplorativo: l’opera Il vero Lume tra le ombre– più nota come La Cantata dei pastori– del drammaturgo gesuitico Andrea Perrucci, stampata nel 1698 e rappresentata in prima esecuzione in quello stesso anno».

De Simone si era già interessato alla Cantata con un allestimento nel 1974 messo in scena al Teatro San Ferdinando e con una versione televisiva nel 1977, prima produzione a colori della sede Rai di Napoli, e poi pubblicato con un saggio edito da Einaudi nel 2000.

«La parte musicale fa riferimento, fra l’altro, alla virtuosistica partecipazione dei celebri sopranisti evirati  – continua De Simone  – che, nel Settecento, devozionalmente, nel periodo natalizio, nelle chiese e nei teatri parrocchiali si esibivano per un vasto pubblico, sia pur differenziato culturalmente». Ecco quindi una serie di arie di bravura, interpretate dal soprano Maria Grazia Schiavo, composte da Carmine Giordani (Giordano), Giovanni Battista Pergolesi, Domenico Cimarosa, Riccardo Broschi, Wolfgang Amadeus Mozart, Leonardo Vinci e anche Vincenzo Bellini, con un brano finale dello stesso De Simone, eseguite dai solisti dell’orchestra la Nuova Polifonia diretti da Alessandro De Simone.

«Spero di avere coniugato poeticamente – conclude il maestro – storia e metastoria, scrittura e oralità, religiosità ufficiale e cristianesimo popolare, ricchezza della tradizione e degradato vuoto della contemporaneità teatrale, musicale e cinematografica; tuttavia, le musiche e le immagini televisive del presente melodramma vanno considerate come allegorie medievali e metafore multisignificanti». 

All’opera un cast di attori che segna il ritorno in scena di protagonisti della sceneggiata napoletana, tra gli altri di Pino Mauro, Antonio Buonomo, Oscar Di Maio.

La storia vede Maria VergineGiuseppe, rispettivamente interpretati da Michele ImparatoPino Mauro, alla ricerca di un riparo sicuro a Betlemme, dove partorire il Bambin Gesù. Il loro viaggio viene ostacolato da Belfegor(Rosario Toscano), il demonio, con l’intento di impedire che il potere del bene arrivi sulla terra e che l’umanità si possa redimere dal peccato originale. Allo stesso tempo la coppia viene protetta dalla spada di Gabriello Arcangelo(Veronica D’Elia). Sia l’Arcangelo che il demonio, durante la vicenda, fanno ricorso a vari travestimenti, mostrandosi l’uno come viandante e sibilla e l’altro come masnadiero e tavernaio. A tali ben noti e sacri personaggi, se ne aggiungono altri di natura profana, come il vecchio pastore Armenzio(Antonio Buonomo) con il figlioletto Benino(Luca Lubrano), il pescatore Ruscellio(Biagio Musella), lo scrivano partenopeo Razzullo(Oscar Di Maio), inviato dall’imperatore a Betlemme per il censimento delle nascite. I pupazzi sono di Flavia D’Aiello.

La programmazione operistica dedicata a Roberto De Simone da Rai Cultura prosegue oggicon ilFlauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart diretto da Riccardo Muti, che inaugurò la stagione del Teatro alla Scala nel 1995. Nel cast Victoria Loukianetz, Matthias Holle, Paul Groves, Andrea Rost, Anthony Michaels-Moore. Regia TV di Tina Protasoni.

Ancora dal Teatro alla Scala e diretta da Riccardo Muti nel 1989, giovedì 29 aprile, prosegue con Lo frate ’nnamorato di Giovanni Battista Pergolesi. Interpreti Alessandro Corbelli, Nuccia Focile, Amelia Felle, Bernadette Manca di Nissa, Luciana D’Intino, Ezio di Cesare, Bruno de Simone, Elizabeth Norberg-Schulz. Regia TV di John Michael Phillips. 

Si chiude il ciclo, venerdì 30 aprile, con un doppio appuntamento: la mattina alle 10 L’Osteria di Marechiaro di Giovanni Paisiello, in scena al Teatro Bellini di Napoli nel 2001 con Fabio Maestri sul podio. Nel cast Elizabeth Norberg Schulz, Gloria Scalchi, Filippo Morace, Marilena Laurenza, Giuseppe Parisi, Angelo Smimmo, Giulio Liguori, Raffaello Converso. Regia TV di Andrea Bevilacqua. 

Nel pomeriggio invece alle 18, in prima tv viene trasmesso dal Teatro Trianon Viviani di Napoli Trianon opera.Tra pupi, sceneggiata e belcanto, un omaggio alla cultura teatrale e musicale napoletana. Insomma una favola in bilico tra sacro e profano, che De Simone aveva già portato in scena in passato.

La Cantata dei pastori” è ora trascritta foneticamente, accompagnata dalle arie dei sopranisti del Settecento. 

Le scenografie di Trianon Opera sono di Gennaro Vallifuoco, con scene dipinte da Raffaele De Maio. I costumi sono curati da Giusi Giustino;le luci da Gianluca Sacco. Maestro addetto alla produzione musicale Elsa Evangelista. Le trascrizioni e le elaborazioni musicali sono di Roberto De Simone e Alessandro De Simone. L’orchestra è composta da: Massimiliano Giordano OrsiniIvan Cocchia (violini), Alfonso Avitabile (viola), Giovanni Sanarico (violoncello), Giancarlo Cascino(contrabasso), Gabriele Cassone (tromba), Giancarlo PalenaGabriele Corsaro (fisarmoniche), Giancarlo Palena (bandoneon), Nunzio Reina( mandolino), Antonio PaliottiFrancesco Scelzo(chitarre). Il coro di voci bianche Calicanto è diretto da Silvana Noschese. Maestri sostituti Andrea AymoneColomba CapriglioneMaria Laudiero.