Scarlett Johansson farebbe il ministro degli Esteri meglio di Di Maio sull’Egitto

L'attrice americana ha pubblicato un video in cui chiede la scarcerazione degli attivisti della Ong “Eipr” tra cui c'è anche Patrick Zaki, studente dell'Università di Bologna. La Farnesina, invece, tace da mesi


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La comunità internazionale ha un serio problema con l’Egitto. l’Italia ha un problema enorme con l’Egitto. Eppure Scarlett Johansson è riuscita con un solo video a fare di più della Farnesina. Esattamente, è successo proprio questo nelle ultime ore. L’attrice statunitense è riuscita con un video a fare molto di più della nostra ambasciata e del nostro ministero degli Esteri, facendo una cosa molto chiara. Dicendo in faccia all’Egitto che deve rispettare i diritti umani. Puro e semplice.

Altro che relazioni internazionali e buoni rapporti tra nazioni. L’Egitto sta sistematicamente incarcerando e uccidendo persone che ritiene “pericolose” e tutto questo nel silenzio della comunità internazionale. L’Italia, dopo proprio gli egiziani, è uno dei Paesi ad aver pagato il prezzo più alto con questo silenzio. L’uccisione di Giulio Regeni e l’arresto di Patrick Zaki ne sono la prova. Eppure siamo ancora lì, col cappello in mano, a fare poche domande e ad accontentarci delle non risposte in nome della diplomazia.

La Johansson ha chiesto chiaramente la liberazione dei volontari della Ong Eipr di cui fa parte Zaki. Che è egiziano di nascita ma studiava all’Università di Bologna quando è stato arrestato, incarcerato e torturato dopo un viaggio nel suo Paese d’origine. Uno schiaffo fortissimo alla nostra diplomazia dopo quello inferto con l’uccisione di Giulio Regeni a cui non è stato dato ancora giustizia. Non solo. Le uniche indagini le stanno svolgendo i magistrati dell’antiterrorismo italiano e devono far fronte con continui dinieghi, reticenze o addirittura occultamenti di prove fondamentali.

L’ultimo affronto in ordine di tempo è di queste ore con il quale di fatto il governo egiziano ha scelto di non collaborare con le autorità italiane nell’inchiesta che sta portando a processo cinque agenti dei servizi egiziani in Italia. Quasi sicuramente, anche in caso di condanna, non verranno mai estradati nel nostro Paese. La realtà è che l’Egitto se ne frega altamente dei rapporti con l’Italia che tiene in pugno a causa di interessi sulle politiche energetiche miopi intraprese dai nostri governi.

La domanda è fino a dove la comunità internazionale è decisa a spingersi nel tollerare le scorribande del governo egiziano? L’Italia vuole seriamente fare qualcosa o far passare semplicemente il tempo nella speranza che i nomi di Regeni e Zaki vengano dimenticati? Io direi che sia arrivato il momento di rassegnarsi e cominciare a valutare l’ipotesi di muovere le ministeriali terga e fare realmente qualcosa.

I volti di quei due giovani ragazzi non verranno dimenticati, possiamo assicurarvelo. Oppure dimettetevi e dateci Scarlett Johansson come ministro degli Esteri. Ah, e per intenderci, se guardate il curriculum dell’attrice alla voce impegno sociale, non c’è paragone con quello del valente ministro di Pomigliano. Ci guadagneremmo sinceramente.