Folla sul lungomare a Napoli: ecco perché meritiamo politici come De Luca e De Magistris

Con le immagini della folla sul lungomare a Napoli abbiamo dimostrato di meritare politici come loro


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Non c’è nulla da fare. Meritiamo politici come De Luca e De Magistris. Le immagini del fine settimana e della folla sul lungomare di Napoli lo dimostrano in maniera inequivocabile. Meritiamo politici che ci trattino come sudditi e non come cittadini. Abbiamo bisogno di ordini perentori, di zone rosse, di coprifuoco e lockdown. Tutto l’armamentario del linguaggio d’emergenza, delle parole del lessico bellico. Diversamente non riusciamo a comportarci come cittadini capaci di auto-regolamentarsi. Se non ci viene espressamente impedito di uscire, allora dobbiamo farlo in maniera assoluta, senza freni. Dobbiamo raggiungere il lungomare da qualsiasi angolo della città, della provincia. Non possiamo fare a meno di godere del “lungomare più bello del mondo”.

Nemmeno per qualche settimana, fino a quando non ce lo impongono. Fino ad allora, fino al minuto prima dell’ordine perentorio, dobbiamo rimanere in strada, perché nessuno ce lo vieta. Non basta rimanere nel proprio quartiere. Fare una passeggiata per prendere una boccata d’aria nel proprio circondario e poi tornare a casa. Non è possibile per qualche fine settimana evitare un pranzo fuori porta o vedere i nostri amici. Anzi. Nel caso in cui ci “chiudano” meglio rivederli tutti, anche quelli che incontriamo solo per il brindisi di Natale. Prima che ci “chiudano”, così ripete la gente per strada. Ci “chiudono” come si fa con le bestie che non hanno senso della misura, che non hanno capacità di discernimento.

È per questo che meritiamo politici come De Luca, capaci di addossare tutte le mancanze catastrofiche nella gestione della sanità campana sui cittadini. Abbiamo bisogno di governanti come lui, pronti ad agitare il lanciafiamme e scaricare le proprie responsabilità sui cittadini e i loro comportamenti. Recitando a memoria il copione di chi fa finta di essere costretto a usare le maniere forti contro l’ammasso di indisciplinati che dimostriamo di essere a ogni occasione. Sudditi e non cittadini, a cui dare ordini e non a cui chiedere collaborazione. A politici come lui, con comportamenti come quelli nel fine settimana, serviamo sul piatto d’argento la possibilità di fare l’unica cosa in cui eccellono: dare la colpa delle proprie incapacità a qualcun altro e cavalcare le emergenze.

Meritiamo politici come De Magistris, capaci di amministrare una città come Napoli senza prendere alcuna decisione. Di distinguersi per la capacità di gestire uno dei momenti più drammatici della storia della propria città comodamente seduto negli studi televisivi. A battibeccare con De Luca a distanza, guardandosi bene dal prendere decisioni che vadano contro la sua clientela che ha nel business dell’accoglienza e della ristorazione il suo forte. Entrambi rinchiusi nelle loro torri d’avorio chiedono l’intervento del Governo, con un unico obiettivo: lasciare a Palazzo Chigi il cerino in mano dell’emergenza Coronavirus. Perché nessuno dei due deve uscire “macchiato” da questa contesa. Nessuno dei due deve ammettere un errore. La colpa è sempre di qualcun altro, magari proprio dei cittadini, anzi no dei sudditi.