Condivisione password col proprio partner: il sondaggio vi sorprenderà

Un'abitudine piuttosto comune quella di condividere la password col partner: i risultati di un sondaggio

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C’è da stare attenti alle password che si condividono con il proprio partner: potrebbero riservare sorprese che nemmeno immaginate. Un recente sondaggio di cui ha parlato ‘smartdroid.de‘, condotto negli USA dal provider ExpressVPN nell’ambito di circa 1500 americani con età superiore ai 18 anni (con una relazione sentimentale stabile, ma non di natura matrimoniale), rivela che più del 75% degli ex partner condividono ancora password relative a servizi di streaming multimediale (Netflix o Amazon Prime Video).

L’ecosistema più condiviso è Netflix (86%), cui segue Hulu (57%) e Amazon Prime Video (52%). La ricerca di ExpressVPN porta alla luce dati anche più interessanti: il 64% dei partecipanti al sondaggio ha affermato di aver condiviso la password del proprio smartphone con il partner (l’accesso viene anche consentito tramite il lettore di impronte digitali in alcuni casi), e più della metà degli intervistati sono soliti condividere perfino i propri social network e la password di streaming nei primi sei mesi di relazione (lo fanno soprattutto i Millennials e la Generazione Z, molto meno gli utenti con età maggiore). Nella ricerca è stato anche chiesto ai partecipanti il perché di una simile condivisione di password con il proprio partner: il 70% ha risposto di avere fiducia in lui/lei, ed il 63% ha aggiunto anche di sentirsi in dovere di farlo (non diteci che non vi è capitato, non vi crederemmo).

Una fiducia in molti casi malriposta, dato che un intervistato su tre pare si sia collegato in segreto all’account social di un ex partner, e quasi una su quattro anche in seguito alla separazione (almeno quando non si sta più insieme probabilmente sarebbe opportuno cambiare password, non so come la vedete voi). Va bene la fiducia, ma servirebbe anche un poco di buon senso e di rispetto verso il prossimo. Fateci sapere cosa ne pensate lasciando un commento all’articolo attraverso il box qui sotto.