L’omicidio Scazzi diventa una serie tv dopo le inquietanti rivelazioni di Sarah – La ragazza di Avetrana

L'omicidio di Sarah Scazzi diventa una serie tv a dieci anni dal caso che ha mobilitato e ipnotizzato l'Italia


INTERAZIONI: 266

L’omicidio di Sarah Scazzi diventa una serie tv. La tragica, violenta e grottesca morte della giovane ragazza che il 26 agosto del 2010 uscì di casa per andare al mare per non farvi più ritorno, continua ancora ad essere avvolta dal mistero e dai pettegolezzi, ma adesso potrebbe tornare a far discutere visto che, a distanza di dieci anni, hanno preso il via i lavori per portare la sua storia sul piccolo schermo.

Il suo omicidio, commesso dieci anni fa ad Avetrana (Taranto), è tornato sulla cresta dell’onda dopo le inquietanti rivelazioni contenute nel libro Sarah – La Ragazza di Avetrana firmato da Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni pubblicato a fine luglio. Sarà proprio il libro al centro di quella che diventerà la sceneggiatura di una serie tv che porterà la firma proprio di Gazzanni e Piccinni.

Il progetto sarà prodotto da Matteo Rovere per Groenladia e la regia sarà firmata da Pippo Mezzapesa basandosi proprio sui diritti acquisiti per sviluppare il soggetto del libro Sarah – La ragazza di Avetrana già alla seconda ristampa in pochi giorni. Il delitto che ha assunto i terribili contorni di un reality show tenendo incollati gli italiani ai vari tg e i programmi di approfondimento che in quei giorni rimanevano fissi con le telecamere all’esterno della villetta di Cosima Serrano e Michele Misseri, gli zii della bambina, regalando colpi di scena, rivelazioni e ammissioni di colpe salvo poi trasformarsi in ritrattazioni e nuove accuse.

La piccola città di Avetrana diventò per settimane l’ombelico del nostro Paese regalando al pubblico, alla fine, la condanna all’ergastolo della zia e della cugina di Sarah, Cosima Serrano e Sabrina Misseri, che in questi dieci anni non hanno fatto altro che professarsi innocenti.

I due autori hanno passato al setaccio gli aspetti del caso lavorando su tre fronti diversi mettendo insieme oltre 20mila pagine di atti e interrogatori ma incontrando anche i suoi protagonisti dicendosi convinti “che siano numerosi e molto inquietanti i buchi neri in tutta la vicenda” e mettendo insieme prove, indizi e tutto quello che è stato taciuto in attesa di capire quale sarà la sentenza dei giudici di Strasburgo.