Mr. Robot 4, ultima stagione della serie prodotta da Sam Esmail e straordinario trampolino di lancio per il talento di Rami Malek, torna su Infinity dal 15 luglio offrendo l’opportunità di un meritato rewatch. Perché pur ammettendo che con gli anni la sua immagine si sia opacizzata, è giusto ricordare la ventata di novità che Mr. Robot è stata in grado di portare nel mondo della serialità ai tempi del debutto.
Nella prima, acclamata stagione si è imposto lo stile artistico in seguito inconfidibile di Sam Esmail e ha conquistato l’idea – mai davvero esaminata prima sul piccolo schermo – di un mondo eroso dal consumismo, privato di una reale libertà e relegato a un caos gestito a tavolino da forze incredibilmente potenti e oscure. Allo stesso modo ha affascinato l’incertezza del viaggio al buio fra la mente di Elliot e la realtà esterna, tra gli individui in carne e ossa e i frutti della sua immaginazione.
Mr. Robot 4 supera i limiti oggettivi riscontrati nella seconda e nella terza stagione e si dà una forza nuova motivando Elliot e alcuni personaggi secondari ad agire per chiudere il cerchio, spesso facendo i conti con un dolore insopportabile e lasciandosi dietro le spalle piani fallimentari e idealismi inconcludenti. Cambiano in quest’ottica la missione dello stesso Elliot e di Mr. Robot, di un’Angela ormai alla deriva, come anche di Tyrell, Price e una Darlene divenuta ombra di sé stessa.
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Così il finale grandioso anticipato da Rami Malek si concretizza in una stagione capace di convincere critica e pubblico, nello snodarsi di 13 episodi che lo stesso Mr. Robot-personaggio definisce una guerra infinita. Se prenderai questa strada non ne uscirai più, avvisava nel primo trailer di Mr. Robot 4. Ci sarà sempre qualcos’altro: un altro simbolo da distruggere, altre persone da salvare. Questa è una guerra infinita. Quello che stai per fare ti porterà a oltrepassare il limite. Eppure Elliot non può che abbracciare il suo destino, mettendo in campo ogni sforzo per liberarsi dei burattinai che manovrano la società.
La quarta stagione di Mr. Robot regala in quest’ottica almeno due splendidi episodi, pensati per umanizzare degli antagonisti mai davvero concepiti come cattivi-e-basta. Il terzo episodio, in particolare, scrosta la superficie malevola di Whiterose per enfatizzarne il dualismo con Elliot e coglierne le motivazioni profonde. Per comprendere appieno il senso di uno degli episodi migliori della stagione basta rifarsi alle parole di Sam Esmail:
So che sembra uno stereotipo il momento in cui un cattivo affronta l’eroe e gli dice “Io e te siamo molto simili”. È una frase fatta in molti film d’azione. Ma se la dinamica fra l’eroe e il cattivo funziona è perché per certi versi i due possono capirsi. È perché c’è un’attrazione: non soltanto perché sono opposti, ma anche perché tendono uno verso l’altro. […] A un livello più profondo cercano la stessa cosa, a ben pensarci. Sono i mezzi di cui si servono a definire le loro differenze, e a catturare l’interesse del pubblico. Spero che affrontare il passato di Whiterose serva agli spettatori a vedere e sentire quel qualcosa che sembra un cliché, senza bisogno di dirlo.
Il cast della quarta stagione di Mr. Robot continua a contare sulla partecipazione di Rami Malek (Elliot Alderson), Carly Chaikin (Darlene Alderson), Portia Doubleday (Angela Moss), Martin Wallstrom (Tyrell Wellick), Christian Slater (Mr. Robot), Michael Cristofer (Philip Price), Stephanie Corneliussen (Joanna Wellick), Grace Gummer (Dom DiPierro), BD Wong (Whiterose), Bobby Cannavale (Irving).
Per un rewatch delle prime tre stagioni di Mr. Robot è sufficiente invece abbonarsi ad Amazon Prime Video.
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