Intervista con Mr.Rain: in Fiori Di Chernobyl la rinascita dopo i momenti bui

OM intervista Mr.Rain in occasione del rilascio del nuovo singolo, Fiori Di Chernobyl

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INTERAZIONI: 35

Fiori Di Chernobyl è il nuovo singolo di Mr.Rain, un brano che parla di rinascita, già nella top 50 della classifica Spotify.

“Ognuno di noi ha dei momenti bui, momenti che sembrano non finire più, giorni in cui sei paralizzato mentre ti senti cadere il mondo addosso. – racconta Mr Rain – Questa canzone parla di una rinascita dopo questi momenti, non puo’ piovere per sempre, alla fine arriverà il giorno in
cui le cose andranno meglio e sarà il giorno in cui riuscirai a lasciarti alle spalle il passato”.

Il video ufficiale è nato da un’idea di Mr.Rain, per la regia di Enea Colombi, ed è una sorta di cortometraggio in tre parti, una specie di trilogia della vita che ripercorre un viaggio alla ricerca di se stesso per rinascere dai periodi difficili.

Fiori Di Chernobyl arriva a distanza di quasi un anno dal precedente singolo, La Somma, collaborazione con Martina Attili che ha raggiunto la certificazione Oro.

INTERVISTA

Fiori Di Chernobyl parla di rinascita. Avresti potuto associarci tante immagini, perché hai scelto proprio Chernobyl?
Non lo so neanche io, è stata la prima cosa che mi è venuta in mente. Mi sono posto questa domanda “Anche a Chernobyl ora crescono i fiori?” dal nulla e intorno a questa domanda ho scritto il testo. Ho scelto questo titolo perché dopo qualsiasi catastrofe, qualsiasi problema, ci vorrà del tempo ma alla fine ci si rialza sempre.

Fiori Di Chernobyl è molto adatto al periodo che stiamo vivendo. C’è qualche riferimento all’isolamento che stiamo vivendo a causa del Coronavirus o è stato casuale?
In realtà è stato puramente casuale, infatti sono un po’ stupito anche io perché è una canzone che ho scritto a novembre quando questo problema ancora non c’era. Sentendola, però, sembra scritta appunto per questo. Mi sento un po’ un veggente (ride, ndr)

Tu come stai vivendo l’isolamento?
Sono chiuso in casa anche io ormai da giorni. Fortunatamente ho uno studio in casa e quindi sto lavorando molto al nuovo album che vedrà la luce sicuramente nel 2020. Sto dedicando un po’ più di tempo a me stesso, guardo serie TV, comunque principalmente sto in studio.

Fiori Di Chernobyl si apre con la frase “La libertà spaventa più di una prigione”. Ti riferisci a qualcosa di particolare?
Nulla nello specifico; l’ho scritta perché ogni persona si crea delle barriere mentali e spesso siamo noi stessi a privarci di uscire da questi blocchi, come è successo a me.

Perché nel video indossi una sorta di divisa da combattimento?
Perché… lo scoprirete nel prossimo video! Non voglio spoilerare nulla! Il mio album verrà pubblicato verso la fine dell’anno e ci saranno 3 singoli collegati tra loro. Sto facendo una sorta di cortometraggio e quindi si scoprirà tutto nel prossimo video.

E l’ambientazione innevata?
La neve fino al giorno prima non c’era. Sono capitato in questa bufera di neve in modo casuale e il primo giorno infatti siamo stati fermi. Il secondo giorno era tutto innevato.
Siamo andati nello stesso posto in cui avevamo girato il video di Ipernova, perché volevamo collegare i due brani, e abbiamo realizzato questo micro film che è un viaggio all’interno di me stesso, alla ricerca di me stesso.

C’è un’immagine molto incisiva, una scena in cui sei imprigionato in un cubo di ghiaccio.
Sì, quello rappresenta le barriere, le cose che mi vietano di uscire e di ritrovare me stesso, ciò che mi tiene bloccato.

Quali sono i tuoi prossimi progetti? Abbiamo parlato del disco…
Sto lavorando molto al disco e prossimamente ci sarà un altro singolo. Anche il terzo singolo, che chiuderà il cortometraggio, uscirà prima dell’album.