Tra Milioni Di Suoni di MisSara & Fedele è una stanza acustica rivestita di velluto (recensione)

Raccontare l'amore in tutte le declinazioni della poesia verbale e sonora: in 9 tracce il duo ci offre riparo da ogni tormento


INTERAZIONI: 691

Tra Milioni Di Suoni di MisSara & Fedele è quel disco che ricerchi quando si fa sera, tallonato dal burnout e dai pugni che non hai mai battuto su quel tavolo per difendere la tua posizione. Il potere curativo e spirituale della musica, qui, è alla sua quintessenza: il calore degli strumenti acustici, della poesia e dell’abilità sinuosa di saper combinare parole e suoni si elevano alla massima coerenza.

Scelte, quelle di MisSara & Fedele, che si percepiscono minuziose e tutt’altro che casuali. Le chitarre classiche convolano a nozze con le spazzole carezzanti le pelli, in un’unione ufficiata dalla splendida voce di MisSara che si pone al centro di tutto ma mai al di sopra: tutto è equilibrio, organza e portamento, un labirinto senza inganni che ci accoglie anziché tormentarci.

Fabrizio Fedele ha curato tutto il progetto, dalla scrittura dei testi al lavoro certosino del mastering presso il Cellar Studio. C’è tanta Napoli, in questo disco, che un po’ è quella velata di Ozpetek e un po’ quella dai mille colori di Pino Daniele.

Fedele suona la chitarra, MisSara canta e accanto a loro si muovono Alessandro Crescenzo alle tastiere, Luca Costanzo al basso e Salvio Loffredo alla batteria: insieme ci inchiodano dentro un club d’altri tempi o di quotidianità altre, dal momento che ogni suono ci mostra una luce soffusa puntata sugli strumentisti che lascia il pubblico in penombra e in silenzio.

Sara Musella, questo il nome di battesimo di MisSara, alterna l’italiano all’inglese e grazie alla sua performance e alla coerenza presente in tutto il disco, il divario non si sente. Gli arrangiamenti scelti da Fabrizio Fedele fanno da collante, da conferma e da sommatoria: la perfezione della quiete è qui celebrata come realmente merita e come pochi sanno fare.

Tra Milioni Di Suoni di MisSara & Fabrizio Fedele si apre con Little Girl’s Song, un brano dolcissimo che racconta la paura di una giovane ragazza quando l’età la pone di fronte alle prime responsabilità, come quella di lasciare casa per rincorrere il suo amore. Nel video ufficiale, oltre alle immagini, un testo in sovrimpressione racconta il disastro territoriale dell’Italsider di Bagnoli, una sorta di Ilva 2.0 che ha deturpato il paesaggio e la storia.

E Si Fa Primavera, più “adulta” nella scelta sonora, ci offre la bellezza dello slide sulle corde e dell’effetto vibrato sulla chitarra. Un po’ blues e un po’ pop, il brano è una ballata romantica elegante e onirica. La primavera del titolo è il momento in cui esplode l’amore, e noi quell’amore lo vediamo. Sara canta ad occhi chiusi e noi, ad occhi chiusi, l’ascoltiamo. Dolcemente Salvio Loffredo è il motore gentile, con le spazzole dolcemente colpite per non fare troppo rumore.

Molecole è forse il momento più poetico del disco. “Quale natura mai ti impone di puntarmi un’arma addosso?”, chiede Sara a chi vuole giudicarla, e soprattutto estende la domanda a chiunque, là fuori, si sente in diritto e in dovere di dividere il mondo tra uguali e diversi. Dolcissimo anche per questo pezzo, l’arrangiamento include un ukulele che in un tale contesto passa da strumento di semplice accompagnamento a puro abbellimento, una guarnizione necessaria a definire meglio i tratti di un brano così intenso.

Per Nessuno Al Mondo è allegra, spensierata e leggera. Anche quando ricercano leggerezza, però, MissSara & Fedele non perdono sobrietà: si muovono sul reggae ma lo fanno come se fossero in equilibrio su una linea. Per Nessuno Al Mondo è una canzone d’amore che non guarda alla luna né alle stelle come la tradizione insegna. Il brano guarda dritto negli occhi il destinatario di questa missiva piena di sentimento e sorrisi.

Ho Smesso richiede preparazione: bisogna essere pronti a quelle scale discendenti di chitarra fissate in quegli audaci 6/8. Tortuosamente ci ritroviamo nel mondo della fine delle relazioni, ma nemmeno in questo caso l’amore si traduce in inutili dediche rivolte alla luna e alle stelle: “Ho ripreso a scrivere, malgrado te”. Lei ha ripreso a sorridere, non soffre più, ma lo racconta con un arrangiamento malinconico. C’è ancora tanto dolore, e lo sappiamo, quando due vite si separano e quando ritorna il sereno. Prima del sereno c’era la pioggia, e c’è ancora tanto da asciugare.

Senza Volere fa ancora più breccia, perché i virtuosismi degli arpeggi di Ho Smesso non ci sono più e lasciano spazio a stanchi pizzicati in minore, una scelta che ci restituisce una danza dal sapore folk grazie all’apporto della fisarmonica. Scende ancora qualche lacrima, forse, prima di riprendere possesso della serotonina con Per Tutto Ciò

Per Tutto Ciò è il canto del cigno della fine di una relazione, le ultime parole di grazia e distensione che appartengono all’ultimo paragrafo da scrivere insieme prima di chiudere con la parola “fine”. Una ballata di velluto accompagnata da parole senza fiele, inzuppate in un residuo sentimento di rispetto verso chi uscirà dalla nostra vita, seppur si ricorra alla parola “ipocrisia”.

“Nulla più resta di te, evanescenti fiammelle che a stento rischiarano il buio che hai lasciato su me” sono le parole che ci accompagnano verso il finale del brano, un prontuario di vocaboli e concetti tutt’altro che scontato e che di nuovo ci fanno usare l’aggettivo “gentile” per definire il registro linguistico che impera in tutto il disco Tra Milioni Di Suoni di MisSara & Fedele.

Not Only You (Just Humans) è il secondo brano in inglese dell’album. Siamo di fronte a una sorta di ninna nanna, a questo giro: gli arpeggi scelgono di cullare anziché accompagnare il canto, che diventa una dolce carezza confortevole necessaria, ora che si approssima la notte.

Una notte dolcissima che ci abbraccia in Passo Dopo Passo, l’ultimo canto elegante del disco. Parole ancora intense e sinusoidi soffici raccontano quel momento in cui arriva la pace dopo la guerra, mani che si cercano dopo i momenti di buio, sorrisi e sguardi che si incontrano di nuovo quando vince l’amore e finalmente la notte non è più una minaccia.

Ciò che in Tra Milioni Di Suoni di MisSara & Fedele, lo abbiamo già detto, è l’eleganza: siamo in una stanza di velluto dove tutto è ovattato e sicuro, e questo è quanto meritiamo per abbandonarci alla pace e al silenzio. Le loro musiche ci fanno danzare da fermi, ci basta chiudere gli occhi e affidare ogni reazione all’istinto delle emozioni. Il nostro mondo può trovare riposo e, finalmente, lasciarci in pace per un po’.