Non si riprende HTC: destino ormai segnato

Ormai il destino della divisione mobile di HTC sembra essere segnato: servirebbe un miracolo per cambiare le cose


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La situazione in cui si trova HTC può essere letta in chiave positiva e negativa: positiva perché, rispetto al mese di febbraio (ve ne avevamo parlato in questo articolo), le cose sembrano essere un po’ migliorate, con un aumento del 110% (peccato, però, che la crescita non sia in alcun modo legata al segmento smartphone, bensì ai servizi relativi alla realtà aumentata, come i visori VR e gli abbonamenti a pagamento al Viveport Infinity VR).

Come riportato da ‘PhoneArena.com‘, la faccenda resta comunque parecchio difficile, specie rapportando i dati finanziari attuali con quelli dello stesso periodo dell’altro anno: il calo è del 53%, per un totale complessivo per il Q1 2019 poco al di sotto di 85 milioni di euro (in rapporto al trimestre appena citato, il calo è del 66%). Nulla da fare per i vari HTC U11, U11+, né tanto meno per la serie U12 guidata dall’ultimo HTC U12+, che proprio non riescono a catturare più di tanto l’attenzione del pubblico (sarà anche per l’estrema lentezza con cui vengono distribuiti gli aggiornamenti ufficiali, un aspetto che troppo spesso si tende a sottovalutare, e che l’azienda taiwanese avrebbe fatto meglio a gestire in modo diverso).

Ormai appare sempre più chiaro quale sarà il destino del marchio HTC relativamente alla divisione mobile: con molta probabilità il segmento sarà ceduto ad un altro OEM (si vocifera dell’interesse di una proprietà indiana), dicendo addio per sempre agli smartphone che in passato molti di voi hanno apprezzato ed amato. Ormai l’azienda deve aver capito l’andazzo: non potendosi permettere altre perdite, è ovvio che voglia cautelarsi liberandosi dei rami secchi (nonostante abbia anche provato a potarli e curarli per non vedersi costretta a privarsene). Avremmo voluto raccontarvi ben altro, ma purtroppo le cose stanno nel modo sopra descritto. Se avete domande da farci, restiamo a disposizione.