L’essenza del cantautorato nelle parole di Emanuele Dabbono: “Se fai questo mestiere devi dire la verità”

OM incontra Emanuele Dabbono in occasione dell'album Leonesse, il suo primo progetto live.

Emanuele debbono

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Emanuele Dabbono racconta Leonesse, il suo primo album live rilasciato il 5 novembre dopo 20 anni di concerti. Nell’album, registrato a La Claque di Genova, una selezione di canzoni del suo repertorio, non solo quelle dell’ultimo album di inediti, Totem. 

“Dopo 20 anni di concerti era venuto il momento di celebrare quello che per me è l’essenza del fare il musicista: l’incontro con gli altri. Ho sempre amato la possibilità di far entrare la gente attivamente nella dinamica e riuscita del concerto, tanto quanto i musicisti al mio fianco. E per parlare di musicisti, questa volta (a partire già dal precedente Totem), ho trovato umanità straordinarie, prima che virtuosi”.

Della tracklist fanno parte 14 canzoni ma molte altre sono quelle escluse dal progetto per mancanza di spazio. Tra queste Luce Guida, il brano che chiude Totem e che in versione live diventa una canzone lunga 10 minuti. Per inserirla in Leonesse, Dabbono avrebbe dovuto rinunciare ad almeno due tracce, per questo motivo Luce Guida dovrà attendere un secondo disco live.

TRACKLIST

1 – Piano
2 – Le onde
3 – E tu non ti ricordi
4 – Capo di buona speranza
5 – Siberia
6 – Scritto sulla pelle
7 – Treno per il sud
8 – Pacifico
9 – Le cose che sbaglio
10 – Mio padre
11 – Alla fine
12 – Mostar
13 – Corpi
14 – Ci troveranno qui

Abbiamo incontrato Emanuele Dabbono in occasione del rilascio di Leonesse e abbiamo parlato con lui del suo percorso da cantautore ma anche di quello di autore, al fianco di Tiziano Ferro, prossimo alla pubblicazione di un nuovo disco.

Il titolo, Leonesse, è spiegato all’interno del CD ed Emanuele Dabbono ce ne parla così:
“In Siberia dico “se fossi nato donna sarei stato più intelligente, come quelle leonesse che ho visto lottare”. Per me la figura della donna è un po’ centrale, nella giungla è la dominatrice più del leone stesso, protegge i cuccioli. Se il mondo fosse più donna avremmo molti meno problemi. E poi le mie due bambine sono la mia fonte d’ispirazione principale, mi hanno riavvicinato alla tenerezza, che credo sia una delle cose che riesco a comunicare meglio con le canzoni anche se poi vengo dal rock e può sembrare che le due cose stridano, in realtà non è così”.

La verità è il filo conduttore del percorso artistico di Emanuele Dabbono che piuttosto che farsi passare in radio a tutti i costi preferisce conquistare il suo pubblico giorno dopo giorno, mostrandosi per ciò che è realmente. In Leonesse non c’è neanche una escamotage promozionale, i brani non sono stati inviati alle radio e non ci sono i brani scritti per Tiziano Ferro, che gli avrebbero consentito indubbiamente di raggiungere qualche orecchio in più.

Se fai questo mestiere e cerchi di farlo con onestà e quindi senza strategia bisogna dire la verità, devi cercare di essere onesto e di arrivare alla gente che viene ai tuoi concerti perché sa che non stai vendendo l’enciclopedia ma stai raccontando la tua verità“. In un mondo discografico in cui sembra tutto finalizzato al vendere una copia in più, non importa come, Emanuele Dabbono si pone in netta contrapposizione: si mette a nudo completamente, parla a cuore aperto di suo padre in uno dei brani di Leonesse, non cerca featuring acchiappa click.

Uno dei brani che ha scritto per Tiziano Ferro, Il conforto, è stato scelto da Giorgia per essere reinterpretato nell’album di cover Pop Heart. Emanuele Debbono è stato felicissimo di apprenderlo soprattutto perché è la testimonianza di quanto un canzone musicalmente complessa sia entrata rapidamente nel quotidiano della gente ma anche degli stessi artisti ma non ha inserito in Leonesse perché “Mi piacerebbe che le persone si avvicinassero per scoprire cosa faccio io così ho cercato di mettere quelle che sono le fotografie migliori”. 

Tiziano Ferro è al lavoro sul nuovo album, che verrà rilasciato nell’autunno 2019. Vi troverà posto anche la penna di Emanuele Dabbono?

“Abbiamo scritto diverse cose però ad oggi non lo so perché non c’è ancora una tracklist, non lo so ma ci spero da morire. Abbiamo scritto delle cose insieme. Per me sarebbe una consacrazione, se passano 5-6 anni e sei ancora lì vuol dire che stai facendo qualcosa di livello”, spiega, ma è ancora presto per sapere se nel nuovo disco del cantautore di Latina troveremo anche lui.

Autore o cantautore? Emanuele Dabbono è un cantautore ma nel corso degli anni ha vestito anche i panni di autore. Quale percorso sceglierebbe?

“E’ difficile risponderti perché il percorso in cui ho avuto successo è quello da autore ma quello in cui mi sento veramente libero è quello da cantautore. Non che di là non lo sia ma qui faccio delle cose senza strategia, ho fatto un disco registrato in chiesa in 35 ore, non mando i pezzi alle radio. Leonesse è nato da un concerto dal vivo a Genova con 300 persone davanti. Questo significa due cose: o sei un pazzo incosciente o sei talmente libero che vuoi solo fare qualcosa di artistico e non scatolame. Se dovesse succedere un domani che, alle mie condizioni e senza scendere a compromessi, finissi in classifica sarei felicissimo ma solo alle mie condizioni, non voglio seguire la moda del momento o chiamare il rapper di grido”.

Pensando alle canzoni escluse da Leonesse, il primo pensiero di Dabbono va a Luce Guida che canta tra il pubblico. A proposito della resa live di questo pezzo, racconta: “Canto in mezzo al pubblico, senza cavi, è bellissimo, un momento molto toccante però durava 10 minuti e andavamo fuori. Magari un giorno faremo un altro album live e privilegeremo brani a cui non abbiamo dato spazio”.

Emanuele Dabbono ha partecipato a X Factor e nel 2018 sono trascorsi 10 anni da quei momenti. L’episodio fondamentale di questi 10 anni di musica è legato al tour in America, che ha toccato New York, Boston, Cleveland, Philadelphia e molte altre città. “Mi sono trovato a contatto con una situazione che non esiste qua. Il locale era pieno e nel corso della serata si alternavano sul palco artisti diversi e generi diversi. La gente cambiava solo la birra ma restava lì dall’inizio alla fine ed applaudiva sempre. Io ero un perfetto sconosciuto ma quando solo salito sul palco mi hanno applaudito ed incitato, è stato un botta e risposta incredibile. Quella esperienza me la sono portata in Italia. Il publico non deve più subire i concerti, deve essere una reazione chimica. Se vuoi sentire il disco uguale alla versione incisa te lo senti a casa altrimenti vieni e non sai cosa ti aspetta”.

I video del concerto di Emanuele Dabbono a La Claque di Genova sono disponibili su YouTube e noi vi invitiamo a vederli tutti per curiosare tra i momenti live dai quali ha preso vita Leonesse.