Ci stiamo lasciando alle spalle una settimana non semplicissima per OnePlus 6 dal punto di vista software, in quanto dopo il ritiro dal mercato della penultima patch, abbiamo dovuto fare i conti con alcune lamentele anche con l’ultimo aggiornamento sul fronte batteria come avrete notato dal nostro approfondimento. Tuttavia, ci sono delle notizie importanti provenienti direttamente dal produttore e che, a conti fatti coinvolgono anche buona parte dei suoi predecessori.
A cosa mi riferisco? Da alcune ore è praticamente ufficiale l’approccio di questo marchio con gli aggiornamenti dedicati non solo allo stesso OnePlus 6, ma anche a predecessori come i vari OnePlus 5, 5T, fino ad arrivare ai più vecchi OnePlus 3 e 3T. Sostanzialmente, viene assicurato il supporto software per i modelli in questione per almeno tre anni (uno in più rispetto a quanto dichiarato pubblicamente da buona parte dei competitor). Le fonti interne al team, in ogni caso, sono andate più nello specifico.
Il vero e proprio supporto, probabilmente riguardante gli aggiornamenti che contengono anche nuove funzioni, viene assicurato per due anni, mentre l’anno extra rappresenta una garanzia minima di ottenimento quantomeno della patch per la sicurezza. Insomma, finalmente chiarezza e certezze, anche per chi si ritrova con device non più giovanissimi, a testimonianza del fatto che questo brand nel 2018 non punterà solo ed esclusivamente su OnePlus 6, ma anche con chi ha preceduto questo gioiellino.
Su quest’ultimo, ma anche per OnePlus 5 e 5T, le notizie riportate oggi aprono scenari molto interessanti anche sul fronte di Android P. Se per il top di gamma 2018 era scontato questo step, lo stesso non si poteva certo dire per i due predecessori. Staremo a vedere se alle parole seguiranno i fatti, ma i presupposti condivisi con voi oggi sono decisamente interessanti. E voi che ne pensate?