Electronic Arts chiarisce il ruolo delle microtransazioni in futuro

Durante il recente meeting finanziario, Electronic Arts ha ribadito il ruolo che le microtransazioni avranno nel futuro della compagnia, chiarendo la questione sul gioco d'azzardo.


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Loot box e microtransazioni sono stati un vero uragano di problemi per Electronic Arts nel corso dell’ultimo anno, a cominciare dalle polemiche per Star Wars: Battlefront 2 o, ancora prima, con La Terra di Mezzo L’Ombra della Guerra. Eppure, in un recente meeting finanziario, l’amministratore delegato di EA Andrew Wilson ha detto che la società sta per puntare sulle microtransazioni e ha contestato la lamentela comune sul fatto che esse rappresentano una forma di gioco d’azzardo.

“Come potete immaginare, stiamo lavorando con tutte le associazioni di settore a livello globale e con i giudici di varie giurisdizioni e territori, con molti dei quali abbiamo lavorato per un po ‘di tempo e abbiamo valutato e stabilito che programmi come FIFA Ultimate Team non sono gioco d’azzardo. E non crediamo che FIFA Ultimate Team o loot box siano giochi d’azzardo.”

Wilson ha spiegato che la posizione di EA si basa sul fatto che i giocatori ricevono sempre un numero specifico di elementi in ogni pacchetto FUT, e che non abilita o consente agli utenti di incassare oggetti in valuta virtuale per soldi reali. “Cerchiamo inoltre attivamente di eliminare ciò che accade in un ambiente illegale, e lavoriamo con le autorità di regolamentazione in varie giurisdizioni per raggiungere tale obiettivo“.

Ciò che emerge, fondamentalmente, è che dunque Electronic Arts intende ancora puntare sul fenomeno delle microtransazioni nei giochi.

“Pensiamo sempre ai nostri giocatori, pensiamo sempre a come offrire questo tipo di esperienze in modo trasparente, divertente, equo ed equilibrato per i nostri giocatori. E comunicheremo con i giudici di tutto il mondo.”

Al momento, la situazione in alcuni Paesi del mondo è questa: la Commissione del Belgio ha recentemente dichiarato che i bottini in FIFA 18 contravvengono alle regole del Paese sul gioco d’azzardo, sebbene (quasi per ironia della sorte,oseremmo dire) Star Wars: Battlefront 2, che molto più di FIFA o altri giochi ha scatenato l’uragano mediatico, sia stato poi valutato come conforme alla legge. I Paesi Bassi hanno anche avvertito che “le azioni di contrasto” potrebbero essere prese nei confronti degli editori, la cui politica sulle microtransazioni violerebbe le regole, mentre gli Stati Uniti hanno indicato all’inizio di quest’anno che osserveranno il fenomeno più da vicino.

Voi cosa ne pensate?

Fonte: PC Gamer