Il prossimo Assassin’s Creed potrebbe essere ambientato nell’antica Grecia, questo è un rumor che conosciamo già da mesi. Ma il titolo potrebbe intitolarsi Assassin’s Creed Odyssey, contrariamente a quanto riportato in precedenza con il possibile titolo “Dynasty”. Secondo una voce diffusa su 4Chan, il gioco sarà annunciato ufficialmente all’E3 2018, dopo essere stato concordato in una riunione tra gli investitori di Ubisoft nelle ultime settimane, e per di più dovrebbe essere rilasciato nel marzo 2019.
Secondo ulteriori indiscrezioni, il gioco reintrodurrà in maniera massiccia il combattimento navale e l’esplorazione insieme alla personalizzazione delle navi e anche del personaggio in una sorta di mix tra Assassin’s Creed IV Black Flag e Assassin’s Creed Unity. Inoltre, il capitolo in questione permetterebbe di giocare con un protagonista maschile o femminile, e i personaggi avranno storie diverse ma intrecciate, alberi di abilità diversi e una personalizzazione ad hoc.
Assassin’s Creed Odyssey permetterà finanche di combattere le creature mitologiche greche come Cerbero (probabilmente in modo simile ad Assassin’s Creed Origins, con boss fight specifiche) e i Templari useranno la stessa mela dell’Eden de La Maledizione dei Faraoni. Il mondo di gioco sarà solo un po ‘più piccolo di Origins, con un grande quantitativo di aree acquatiche. Le opzioni di dialogo sono state prese in considerazione ma alla fine sono state tagliate, e l’avventura dovrebbe essere ambientata nella Grecia romana subito dopo Origins.
Finora, nessuna delle informazioni diffuse è mai stata ufficialmente confermata, né supportata da alcuna immagine autentica: di conseguenza, rimane una voce non ufficiale e alcune (o tutte) dei leak sopra riportati potrebbero essere veri, così come potrebbero essere notizie fake o anche rappresentare idee che non sono sfociate nel prodotto finale. Certo è che, con Assassin’s Creed Origins, ogni singolo rumor è stato poi confermato dalle ufficialità.
Vi piacerebbe un Assassin’s Creed Odyssey ambientato in Grecia?
Fonte: The Codex