Region lock sui server di PUBG? Arrivano le skin per le armi

Una possibilità che potrebbe fra discutere molto la community di PUBG.

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L’ultimo aggiornamento di PUBG, al secolo PlayerUnknown’s Battlegrounds introduce un nuovo sistema skin per le armi e nuove casse cosmetiche su PC, ovviamente parliamo dei server di test. Lo sviluppatore PUBG Corp sta anche contemplando una versione dei server con un blocco regionale.

Lavoriamo sempre per migliorare PUBG“, si legge nel post di aggiornamento su Steam. “Ciò include la fornitura di un’esperienza di rete stabile per i nostri giocatori. Tutti voi sapete che abbiamo implementato un sistema di matchmaking basato su ping che ha mostrato grandi risultati, ma non volevamo fermarci qui. Una delle soluzioni che stiamo considerando sono i server operativi in ​​modo che solo i giocatori che risiedono in quella regione possano connettersi e giocare: questi server saranno resi invisibili ai giocatori residenti in altre regioni, ma allo stesso tempoun giocatore può connettersi con un altro di un’altra regione e giocare su qualsiasi server disponibile per entrambi“.

La scorsa settimana Brendan Greene, il creatore di PUBG, sembrava minimizzare la possibilità di server “chiusi” durante un’intervista con con US Gamer: ora lo sviluppatore ritiene che questo approccio proposto potrebbe offrire una “migliore esperienza di gioco” e contribuire a migliorare sia i problemi di rete e barriere linguistiche. Ma non è finita qui: “Stiamo per eseguire un test limitato di questo approccio, un’analisi più approfondita dovrebbe arrivare prima di una sua applicazione a livello globale”.

L’aggiornamento aggiunge, come abbiamo detto, anche per la prima volta delle skin per le armi, promesse già nella roadmap 2018, oltre a un aggiornamento dell’interfaccia utente. Che ne pensate delle “divisioni” propbabili nei server? Di sicuro l’intento è lodevole: cercare di non mettere giocatori assieme ad altri di diverse lingue e nello stesso tempo garantire connessioni migliori. Bisognerà però implementarlo al meglio, altrimenti PUBG potrebbe trasformarsi in tanti grandi recinti e perdere quella sua apertura che lo ha sempre caratterizzato.