La tecnologia anti-cheat lato server FairFight ha erroneamente bannato migliaia di giocatori sia in Battlefield 1 che Battlefield 4 nelle ultime settimane. Tuttavia, questi account non sono stati soggetti a nessuna violazione del codice di condotta. Sono stati invece segnalati sulla base di una vulnerabilità precedentemente nota, che è ora oggetto di indagine.
BF4DB ha confermato oggi sul sito ufficiale di aver cominciato a ricevere numerosi rapporti isolati di giocatori innocenti che sono stati bannati da FairFight la scorsa settimana. La maggior parte di questi giocatori sono membri importanti della comunità e alcuni non erano nemmeno online al momento del ban. Si ritiene che un certo numero di giocatori con cattive intenzioni stia approfittando della vulnerabilità per rivoltare FairFight contro gli streamer, i membri dello staff delle comunità anti-cheat e altri.
“Abbiamo notato che questi ban non sono tipici di FairFight. Il giocatore in questione può o non può ricevere un’email che afferma che il proprio account Battlefield 4 è in stato di violazione dei Termini di servizio e che l’accesso al proprio gioco è stato bloccato per un certo periodo di tempo. Altri invece che sono stati comunque bannati non hanno ricevuto questa email“.
DICE è stata informata della situazione e secondo quanto riferito sta lavorando a una correzione. Si dice che lo sviluppatore sia molto restio a svelare dettagli su questi argomenti e probabilmente non lo riconoscerà ufficialmente. Nel frattempo i giocatori sono invitati a rimanere calmi se sono stati bannati ingiustamente in Battlefield 1 e Battlefield 4 durante questa periodo.
FairFight funziona in tempo reale ed è stato richiamato per falsi ban anche in passato. All’inizio dell’anno scorso ha iniziato a segnalare i giocatori in Battlefield 1 solo perché erano troppo bravi all’interno del gioco, cosa che vedeva come una anomalia.
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