Mancava solo la conferma e questa è arrivata: a causa dei problemi con le batterie di iPhone più datate, Apple sta procedendo con gli ultimi aggiornamenti iOS 11 a depotenziare i melafonini, così come raccontato pure qualche giorno fa e svelato per la prima volta attraverso una serie di test Geekbench. In quel di Cupertino, insomma, provvederebbero a diminuire le prestazioni da remoto anche se lo scopo non sarebbe quello di costringere gli utenti ad acquistare un modello più recente di melafonino ma ben più nobile.
Le ultime dichiarazioni ufficiali di Apple sono state raccolte da TechCrunch e riportate pure da 9to5Mac. In sostanza, l’azienda ammette che in particolare anche con l’ultimo aggiornamento iOS 11.2.1 si è provveduto a depotenziare gli iPhone con batterie più vecchie come nel caso degli iPhone 6S e Phone 7 ma non con l’obiettivo di fare più profitto con le nuove vendite, un simile scopo sarebbe impensabile e rappresenterebbe un approccio fin troppo miope. Il vero motivo sarebbe invece quello di evitare i picchi troppo alti e veloci nelle frequenze del processore perché questi danneggerebbero ulteriormente le componenti più datate. Le batterie agli ioni di litio diventano nel tempo meno capaci di sopportare simile “stress” e ciò potrebbe causare troppo spesso l’arresto del dispositivo improvviso (è il fenomeno tristemente noto dei melafonini che si spengono ancora con discreta carica di percentuale residua).
Il depotenziamento degli iPhone a causa delle batterie non è tuttavia storia nuova: sempre attraverso l’ultima dichiarazione uffficiale, si ribadisce che lo stesso escamotage è stato utilizzato nel 2016 dopo l’aggiornamento di iOS 10 su iPhone 6, iPhone 6s e iPhone SE mentre ora, dopo il rilascio di iOS 11.2 lo stesso trucco è stato esteso anche su iPhone 7.
Non credo che le ultime parole di Apple passeranno indenni al giudizio degli utenti Apple, soprattutto quelli con attuali probelmi di batteria al proprio iPhone e che per l’occasione si ritroveranno comunque con un device meno prestante. Cosa ne pensano i nostri lettori?