Star Wars Battlefront 2 Recensione, la Forza secondo EA

Alcuni difetti che hanno ingiustamente posizionato Battlefront 2 sotto la gogna mediatica non macchiano così tanto il fascino di una produzione che strizza l'occhio alla continuity e alla direzione artistica della saga cinematografica.


INTERAZIONI: 7

Ci siamo presi il nostro tempo per giocare e valutare Star Wars Battlefront 2, un periodo necessario per permettere al titolo di farsi sviscerare nelle sue meccaniche più controverse e per dare anche l’opportunità al ciclone mediatico di placare i bollenti spiriti su uno dei videogiochi più discussi e criticati degli ultimi tempi. Come sappiamo, Battlefront 2 è disponibile dallo scorso 17 novembre ed è il sequel dell’originale sparatutto realizzato da DICE e pubblicato nel 2015. Per l’occasione, il nuovo capitolo propone una Campagna single player – grande assente dal suo predecessore e richiestissima dalla community – e un’offerta multiplayer più corposa.

In una galassia lontana lontana

In un panorama a tutti gli effetti crossmediale cui ci ha abituato il franchise creato dall’ormai leggendario George Lucas, siamo letteralmente sobbarcati da anni con libri, fumetti, videogiochi e altre opere che hanno provato (chi in maniera canonica, chi non) a inserirsi nell’immaginario di Star Wars fornendo storie parallele o alternative a quelle più mainstream arrivate sul grande schermo. La Campagna single player di Star Wars Battlefront 2 attinge a piene mani dalla vastissima lore di Guerre Stellari, proponendoci una trama completamente inedita, canonica con la continuity cinematografica e (udite udite) che funge da ponte tra gli eventi di Episodio 6 e quelli di Episodio 7. Protagonista di questo racconto è Iden Versio (una splendida e bravissima Janina Gavankar), comandante di una forza di élite imperiale chiamata Squadra Inferno che – nel corso della battaglia finale su Endor che vediamo in Star Wars: Il Ritorno dello Jedi – assiste impotente al crollo dell’Impero, per poi ricevere la notizia della morte di Palpatine e del suo discepolo, Darth Vader, a opera di Luke Skywalker e dei Ribelli. Star Wars Battlefront 2 ci porta quindi a conoscere e a vivere gli eventi finali della trilogia originale per la prima volta dal punto di vista di un imperiale, mostrandoci poi le peripezie di Iden che la porteranno a interagire con i più grandi protagonisti dell’opera.

La Campagna di Battlefront 2 è quanto di più spettacolare si possa desiderare: la solita, incredibile accuratezza grafica – che, grazie al Frostbite, riesce a riprodurre alla perfezione le fattezze dei personaggi che ben conosciamo – la si riscontra nell’utilizzo delle luci, negli effetti particellari e nella rifinitura di ogni texture, così come il level design è di una bellezza semplicemente mozzafiato. A tutto ciò si affianca la regia della Campagna, da vero e proprio taglio cinematografico, e la spettacolarità di certe battaglie che i giocatori saranno chiamati a vivere. La qualità del racconto si attesta su livelli tutto sommato buoni, anche se in alcuni frangenti la trama vive di qualche piccolo punto morto e il finale risulta un po’ tronco, complice anche il collegamento ai futuri DLC in arrivo – di cui il primo sarà disponibile proprio il 13 dicembre, in concomitanza con l’uscita nelle sale italiane di Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ottavo episodio della saga. Il personaggio di Versio è un’aggiunta interessante – oltre che di un certo peso – nel parco di protagonisti del franchise, e il suo ruolo nell’opera si preannuncia piuttosto intrigante (anche se un giudizio ancora più esaustivo potremmo concederlo alla fine del supporto post lancio per quanto riguarda la trama). Dal punto di vista ludico, la Campagna di Star Wars Battlefront 2 risulta nulla più che una sorta di grande tutorial alle meccaniche principali di gioco, tra le fasi sparatutto e le battaglie spaziali, con un focus approfondito sull’utilizzo e la gestione delle Carte Stellari e delle abilità e anche una moderata dose di stealth – che, tuttavia, trova maggiore impiego proprio nella Campagna, mentre nelle modalità di gioco multiplayer del titolo o nell’arcade vi servirà davvero a poco o nulla.

Il Lato Chiaro…

Terminata una campagna non esattamente longeva, ma in linea con quanto ci ha abituato DICE con gli ultimi Battlefield, è possibile gettarsi a capofitto in una discreta offerta di modalità multiplayer. Sarà possibile, prima di catapultarsi in intense sessioni online con gli amici, cimentarsi in un corposo Arcade, che divide una serie di missioni tra Lato Chiaro e Lato Oscuro. In questi livelli sarà necessario completare sfide a ondate impersonando le varie classi a disposizione o – nella maggior parte dei casi – gli Eroi che compongono il nutrito roster di Star Wars Battlefront 2. Queste sfide, disponibili in diversi grado di difficoltà e tutte con un buon tasso di rigiocabilità, vi consentiranno di salire di livello e acquisire equipaggiamenti sempre nuovi, in modo da costruire il vostro personaggio perfetto da sfoggiare nel multigiocatore. Quest’ultimo comparto, come detto, si compone di un’offerta di attività non particolarmente rivoluzionaria ma nel complesso buona: Attacco, Eliminazione, Caccia Stellari all’Attacco, Eroi contro Malvagi e Assalto Galattico si accompagnano all’Arcade, garantendo agli utenti lunghe e concitate sessioni di gioco a squadre, con obiettivi e orde di nemici da eliminare. Un parco di modalità che, rispetto all’originale capitolo del 2015 – il cui effettivo punto debole era l’assoluta povertà di contenuti – compie qualche passo in avanti, regalando divertimento e varietà, ma la cui bontà nel lungo termine è ancora tutta da valutare, in attesa di come il supporto post lancio arricchirà l’esperienza di gioco.

… e il Lato Oscuro di EA

Il problema principale della produzione, a tutti gli effetti, sta nella lentezza del sistema di progressione, che determina un andamento strascicante per tutta l’esperienza di gioco: il motivo per cui Star Wars Battlefront 2 è finito sotto l’occhio dei ciclone mediatico è legato proprio alla scarsa progressione, che determina un abuso da parte degli utenti dello sfruttamento delle microtransazioni, al fine di accrescere più velocemente – previo un pagamento in soldi reali – le proprie abilità e il proprio equipaggiamento, acquisendo oggetti sempre migliori secondo la logica del pay-to-win. Il web si è scagliato violentemente contro gli sviluppatori e EA, i quali sono stati costretti inizialmente ad abbassare drasticamente i valori di acquisto e sblocco di contenuti in-game, e in seguito addirittura a rimuovere le loot box dal gioco: un’assenza che perdura ancora oggi, quella delle microtransazioni, e che tornerà (a detta di Electronic Arts) quando gli sviluppatori riusciranno a bilanciare ulteriormente il gameplay e le dinamiche di progressione.

Il fulcro dell’esperienza è tutto qui, poiché ad oggi risulta piuttosto ostico e pedante acquisire Carte Stellari o abilità  che possano accrescere in maniera determinante il proprio personaggio, motivo per il quale risulta facile stancarsi di giocare dopo aver passato già qualche ora tra Arcade e le altre modalità Multigiocatore. Il tiro è stato sicuramente corretto nel corso delle settimane, ma sarà con i prossimi update che si potrà valutare nel lungo termine quanto l’esperienza di gioco in Star Wars Battlefront 2 potrà entrare nell’Olimpo dei cosiddetto “games as service”, con una continua fornitura da parte dei ragazzi di DICE di contenuti e servizi live tramite il supporto online. Un neo, questo, che dispiace soprattutto dopo aver toccato con mano il gameplay messo su dagli sviluppatori: Star Wars Battlefront 2 si attesta come una delle migliori esperienze videoludiche dedicate al franchise di Guerre Stellari, in grado di restituire agli appassionati tutto il feeling possibile con ambientazioni, armi e veicoli della saga – il tutto amalgamato anche nella colonna sonora classica, che tutti i fan del franchise amano sin dal finire degli anni Settanta: non solo, così come fu per il primo capitolo la nuova produzione targata EA (pur presentandosi come un prodotto pensato per  i fan di Star Wars) riesce a proporsi anche ai neofiti del franchise, offrendo un gameplay in grado di soddisfare anche i semplici appassionati di sparatutto in prima persona che, anzi, potrebbero avvicinarsi all’universo targato Disney e Lucasfilm proprio grazie al videogioco. Nonostante l’offerta di armi a disposizione non sia vastissima, il gunplay risulta veloce e adrenalinico, più dinamico rispetto al Battlefront del 2015 e in grado di raggiungere alti livelli di spettacolarità nelle sue fasi più concitate.

Conclusioni

Star Wars Battlefront 2 è un’ottima trasposizione videoludica dell’amato franchise cinematografico in termini di Campagna single player, direzione artistica e feeling con tutta la lore (musiche, personaggi, feeling con le armi) di Guerre Stellari. La storia con protagonista Iden Versio è tanto breve quanto intensa, con un taglio cinematografico che stuzzicherà e strizzerà l’occhio alla continuity della saga; quando poi il titolo sviluppato da DICE si snocciola nel fulcro della sua esperienza si presenta con alti e bassi. Il parco di modalità disponibili è godibile ma non rivoluzionario, il roster dei personaggi è ben nutrito e il gameplay amalgama molto bene le meccaniche del puro gunplay con lo spirito delle armi e dei veicoli che abbiamo amato sul grande schermo. Pesa, però, la lentezza del sistema di progressione, che ha dato vita alla (troppo) pesante polemica sulla presenza delle microtransazioni. Sarà interessante constatare i prossimi aggiornamenti e il supporto post lancio per valutare se, nel lungo termine, Battlefront 2 riuscirà ad avere una lunga vita.

Pro

Contro

VOTO FINALE: 8/10