Star Wars Battlefront 2, anche Lucasfilm fa chiarezza sulle microtransazioni

Lucasfilm dice la sua a proposito della rimozione delle microtransazioni in Star Wars Battlefront 2 a opera di EA.

Star Wars Battlefront 2 Darth Vader 2

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Dopo le polemiche e il ciclone mediatico degli ultimi giorni, nei quali EA è intervenuta su Star Wars Battlefront 2 per placare le critiche sulle microtransazioni, abbiamo altre dichiarazioni ufficiali. Questa volta è Lucasfilm a dire la sua: evidentemente la produzione ha avuto voce in capitolo sulla questione, a prescindere dai rumor degli ultimi giorni.

In un’intervista al The Washington Post, un dirigente della Lucasfilm ha detto che lo studio di produzione ha supportato la decisione di EA di rimuovere temporaneamente le microtransazioni da Star Wars Battlefront 2 – almeno finché il team di sviluppo non apporterà le dovute modifiche al gameplay per bilanciare al meglio il sistema di progressione.

“Star Wars è sempre stato realizzato per i fan e, che si tratti di Battlefront o di qualunque altro prodotto del franchise, i fan vengono sempre prima di tutto. Ecco perché abbiamo deciso di supportare la decisione di EA di rimuovere temporaneamente i pagamenti in game per venire incontro alle preoccupazioni dei fan”

Ricordiamo che è probabile che sia stata la stessa Disney a pressare il team di sviluppo a rimuvoere le loot box, come riporta un rumor degli ultimi giorni.

Secondo nostra fonte, infatti, il CEO di EA Andrew Wilson ha avuto un lungo colloquio telefonico con il CEO di The Walt Disney Company, Bob Iger, nella giornata di ieri. Dopo qualche ora da questa misteriosa e presunta conversazione telefonica, è arrivata la notizia da parte di Electronic Arts di disabilitare il sistema degli acquisti in game di loot box per ricevere Star Cards, emote e via dicendo previo pagamento in soldi reali.

Un’ipotesi certamente non da scartare: EA, con Star Wars Battlefront 2 e non solo, prende semplicemente “in prestito” i diritti dell’importantissimo franchise trasponendolo in versione videoludica. È anche probabile che la Disney, attualmente detentrice di ogni copyright dopo l’acquisizione di Lucasfilm negli ultimi anni, abbia fatto pressioni su EA al fine di mantenere alta la popolarità del brand anche in ambito videoludico: l’enorme polverone mediatico di questi giorni, d’altronde, avrebbe potuto mettere seriamente a rischio le vendite del nuovo capitolo sparatutto sviluppato dai ragazzi di DICE.

Voi cosa ne pensate?

Fonte: Eurogamer