L’Animus di Assassin’s Creed Origins sarà come quello del film con Michael Fassbender?

Cosa vedremo nel presente di Assassin's Creed Origins? Ragioniamo in parallelo tra videogioco e film con Michael Fassbender.


INTERAZIONI: 7

Pur ponendo nell’ambientazione a sfondo storico il suo perno principale, il franchise di Assassin’s Creed pone una grande importanza anche nella trama ambientata nel presente, ai giorni nostri. Pare che Assassin’s Creed Origins includerà una storia nel presente molto più corposa rispetto alle ultime iterazioni della serie, con una protagonista femminile in terza persona che rivivrà i ricordi dell’Animus: proprio nelle ultime ore abbiamo scovato alcune interessanti indiscrezioni sull’Animus, che ci permettono di speculare in parallelo tra videogiochi e film.

Come vi abbiamo già riportato pare, infatti, che ho uno sviluppatore di Ubisoft abbia rilasciato una breve dichiarazione che è stata poi riportata su Reddit: durante un evento a cura del publisher tenutosi in Brasile, al producer Bruno Guerin è stato chiesto come funzionerà il gameplay di Assassin’s Creed Origins ambientato nel presente. Ovviamente Guerin non ha potuto dire molto, ma ha detto che i fan dovrebbero fare attenzione quando comparirà la schermata di desincronizzazione del gioco.

Al momento non conosciamo ulteriori immagini sul presente in Assassin’s Creed Origins se non quello di una misteriosa figura femminile in una tomba, vicino quella che sembra la nuova versione di un Animus “vecchio stile” in una tomba egiziana posizionata sotto terra.

Stando all’immagine in questione, in verità, ci sembra assai improbabile che in Assassin’s Creed Origins vedremo l’Animus 4.0 apparso nel film con Michael Fassbender: nel lungometraggio questa tecnologia consisteva in un enorme braccio metallico che poteva connettersi con le funzioni neuro cognitive del protagonista, in un processo che lo vedeva impegnato in prima persona nel replicare le esatte movenze, in tempo reale, del suo antenato Aguilar. Sarebbe una soluzione, all’interno del gioco in uscita il 27 ottobre, che avrebbe importanti risvolti narrativi e di gameplay: un Animus del genere, probabilmente, renderebbe il soggetto in grado di assimilare molto più velocemente le abilità dell’antenato con l’effetto osmosi, grazie all’enorme mobilità che permetterebbe la tecnologia e quindi al notevole allenamento fisico che comporterebbe.

Ciò, tanto nella trama di Assassin’s Creed Origins quanto in quella dei prossimi capitoli, potrebbe riflettersi nel reclutamento e nell’addestramento di molti più Assassini o Templari con capacità combattive, abilità e agilità incredibili dovute agli effetti dell’Animus 4.0 comparso nel film di Assassin’s Creed. Voi cosa ne pensate?