La fusione Wind e 3 Italia è ancora in corso di svolgimento, e tanti sono ancora gli utenti a lamentarsi di un eccessivo calo della batteria dei propri smartphone. Premettiamo dicendo che il drenaggio dell’autonomia può imputarsi ad una moltitudine di fattori, non per forza tutti riconducibili allo switch di rete continuamente richiesto dalla fusione Wind e 3 Italia, a caccia del miglior segnale possibile.
Dopo aver accuratamente controllato i processi e le applicazioni che lavorano in background, l’impatto eventualmente avuto da un qualche aggiornamento software (sappiamo che, per stabilizzarsi all’indomani di un upgrade, il sistema operativo impiega all’incirca un paio di settimane) e tutti gli altri parametri che regolano un usuale ciclo energetico, dovrete passare ad analizzare il tipo di connessione che normalmente tendete ad utilizzare di più nell’arco delle vostre giornate, tenendo anche presente che a ciascuna corrisponde un diverso livello di dispendio energetico.
Partiamo dal Wi-Fi, la connettività meno avida, passando per il 2G/3G/E, un gradino più alto nella scala in esame, ed arrivando per l’H+, ed infine al 4G (lo standard di trasmissione dati più veloce tra quelli elencati, ma al contempo anche il più energivoro).
Premesso questo, lo switch di rete generatosi all’indomani della fusione Wind e 3 Italia, a seconda della copertura sussistente in una determinata zona, potrebbe sensibilmente contribuire alla diminuzione della durata della batteria. Per verificare di persona la cosa, almeno su smartphone Android, accedete alle impostazioni relative alla batteria, esplodendo i dettagli relativi ai consumi sostenuti: alla voce ‘Segnale rete cellulare‘, analizzate i colori della barra (verde sta a denotare un ottimo aggancio cella, giallo con varie sfumature fino al rosso, un segnale via via meno efficiente).
Se la durata della vostra batteria sta calando a picco per via degli effetti scaturiti dalla fusione Wind e 3 Italia (l’operatore unico ha promesso di riuscire a realizzare la migliore rete d’Italia nel corso del 2018, ndr.) ve ne accorgerete senz’altro, ragionando poi in ottica delle dovute misure da prendere.