Enorme perdita per la fusione Wind e 3 Italia: problemi e rimodulazioni la causa

Non fila tutto liscio come l'olio con la fusione Wind e 3 Italia, si registra una perdita ingente nel primo semestre 2017

Fusione Wind e 3 Italia

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Credete che la fusione Wind e 3 Italia sia tutta rose e fiori? Quanto a quote di mercato, l’operatore unico non si batte, ma è pur vero che, come riportato da ‘UpgoNews‘, la nuova società nell’arco del primo semestre del 2017 ha finito col perdere circa un milione di clienti, un esodo da non sottovalutare, soprattutto figlio della non eccellente gestione finora dimostrata dai due canali, sotto diversi punto di vista.

Separatamente, Veon e Hutchinson non avrebbero avuto vita facile in Italia, la fusione Wind e 3 Italia si è resa per certi versi necessaria. Eppure, ci sono ancora degli snodi poco fluidi, situazioni che l’operatore unico avrebbe dovuto coordinare diversamente. Adesso si spiega anche la debacle di Maximo Ibarra, uscito di scena all’improvviso, senza troppi giri di parole (segno evidente che qualcosa proprio non andava).

Quali saranno le ragioni alla base di questa falsa partenza? Innanzitutto le rimodulazioni cui sono stati costretti i clienti, per un servizio sì promettente, ma che per adesso fa anche peggio del precedente. Gli utenti vivono adesso col terrore che la propria offerta possa subire modifiche contrattuali da un momento all’altro (non di certo un buon biglietto da visita per un’azienda).

Un altro elemento che sta creando confusione è rappresentato dal canale di vendita, per il momento ancora suddiviso in due realtà. Si sperava di poter presto imbattersi in punti vendita unici, ma nei centri commerciali, e più in generale nelle varie dislocazioni territoriali, nulla è cambiato: capita spessissimo di intravedere negozi dell’uno e dell’altro marchio, come se continuassero ad operare distinti.

La fusione Wind e 3 Italia continua a dare l’idea di non essere del tutto decollato, almeno nel concreto: al netto dei problemi di rete, che insistono nel far cadere a picco la batteria dei nostri smartphone, anche il concetto di brand unico resta nebuloso e poco identificativo (target familiare per Wind, target millennials per 3 Italia). La perdita di un milione di clienti nell’arco di un semestre mette un po’ di apprensione: come crediate l’operatore unico potrà invertire il trend?