C’è grande attesa per Assassin’s Creed Origins, il nuovo capitolo della saga più acclamata di Ubisoft degli ultimi anni. Tanta curiosità, anche, per come si comporteranno le meccaniche RPG implementate nelle componenti action e stealth che hanno sempre caratterizzato il titolo. Ma non bisogna dimenticare quello che è sempre stato il punto forte della saga, ovvero la grande ricostruzione storica operata sulle ambientazioni proposte nei vari titoli. Il team di sviluppo, sotto la direzione di Ahsraf Ismail, ha lavorato come al solito tantissimo sotto questo aspetto.
In un’intervista a Official Playstation Magazine, il game director di Assassin’s Creed Origins ha parlato di diversi aspetti legati al gioco: dalla presunta componente fantasy alle nuove meccaniche di gameplay come il controllo dell’aquila, tutte feature di cui vi abbiamo già parlato sulle nostre pagine. Ismail ha poi parlato del lavoro di ricostruzione storica effettuato sul gioco:
“Abbiamo condotto un grande numero di ricerche, abbiamo assunto esperti di storia e di cultura egiziana nel nostro team e abbiamo trovato una marea di storie dedicate a piccoli eventi, persone che hanno fatto grandi cose, e noi ci siamo chiesti “come possiamo mettere queste storie qui dentro?”. È una delle ragioni per cui abbiamo voluto questa struttura – sentivamo che le quest fossero un modo fantastico per raccontare queste piccole storie confezionate nell’avventura, un modo per incontrare i nostri personaggi”.
Sembra, quindi, che nel corso dell’avventura nei panni di Bayek in Assassin’s Creed Origins sarà possibile interagire con diversi eventi e personaggi storici, spalmati nella mappa di gioco come quest secondarie o primarie. Ricordiamo che Assassin’s Creed Origins è attualmente in sviluppo presso il team di Ubisoft Montreal e che sarà disponibile sul mercato a partire dal prossimo 27 ottobre: il gioco uscirà per le piattaforme PS4, Xbox One e PC, con supporto a PS4 Pro e Xbox One X.
Fonte: The Codex