Credete che le vostre conversazioni di WhatsApp e Skype siano al sicuro? A volte basta installare dal Play Store l’applicazione sbagliata perché il banco salti. È quanto successo ad una cerchia ristretta di utenti (100 i dispositivi coinvolti) secondo la scoperta effettuata dai tecnici per la sicurezza di Google, che ogni giorno lavorano con assiduità per scovare eventuali anomalie all’interno dello store ufficiale.
Ebbene, circa 20 applicazioni del genere ‘backup’ e ‘cleaner’ (realizzate nella maggior parte dagli israeliani di NSO Group) sono risultate positive a Lipizzan, un trojan molto insidioso, che, attraverso un apposito meccanismo di ‘verifica di licenza’, accede facilmente ai dati personali dell’utente, prendendo anche il controllo del device (microfono, fotocamera, registro chiamate, localizzazione, etc.).
Come vi dicevamo, in quel contesto risultano alla mercé dei cyber-delinquenti anche le conversazioni di WhatsApp e Skype, oltre che alla casella di posta elettronica Gmail: Lipizzan non ha difficoltà ad impossessarsene, sfruttando il proprio codice malevolo.
Per fortuna gli esperti della sicurezza al servizio di Google sono riusciti ad intervenire in tempo per sventare la catastrofe, cancellando dal Play Store le applicazioni infette. Purtroppo, nell’arco di pochi giorni, i tecnici hanno avuto modo di accorgersi della presenza di nuovi applicativi intaccati, tra cui block notes, registratori vocali ed altri tool per la pulizia.
Le vostre conversazioni di WhatsApp e Skype, come vedete, hanno corso un grosso pericolo: fortuna che Google sia riuscito a metterci una pezza su Lipizzan con grande tempestività, prima che il trojan si diffondesse a macchia di leopardo generando un fenomeno di proporzioni mondiali.
In ogni caso, visto che la prudenza non è mai troppa, fate sempre attenzione alle applicazioni che installate, anche se direttamente dal Play Store (purtroppo nessun sistema è involabile al 100 %, bisogna fare i conti con questa dura realtà).