Assassin’s Creed Origins avrà una mappa di dimensioni enormi e questo non è un mistero: un argomento piuttosto caldo, questo, con Ubisoft che più volte è tornata sul concetto e su quanto l’open world del nuovo capitolo sarà molto più vasto di quello visto in Assassin’s Creed IV Black Flag, l’ultimo lavoro di Ubisoft Montreal prima di Origins. In una recente intervista il game director Ashraf Ismail è tornato a parlarne, dicendo anche la sua sulla grandezza delle mappe di gioco ma anche su nuove, papabili feature in arrivo.
Il director di Assassin’s Creed Origins ha parlato ai microfoni di Game Informer e, pur rimarcando quanto la malpa del gioco sarà grande, ha anche invitato a non focalizzarsi eccessivamente su questa feature: evidentemente Ismail vuole porre l’accento sui contenuti dell’open world e non sull’open world stesso. In particolare il topic è stato la grandezza delle città da esplorare nell’Antico Egitto.
“Se dovessi paragonarla a quelle di qualche gioco precedente, non saprei dire al momento i numeri esatti, ma potrei affermare che sarà circa il doppio dell’estensione di Havana in Assassin’s Creed IV Black Flag.
Detto questo, però, non credo che la dimensione di una città sia ciò che conta. Sono i contenuti, ciò che potrete fare al suo interno. È tutto così vivo. Abbiamo riempito queste location di missioni, cercando di rendere l’esperienza in ogni città davvero unica, perché è questo che conta nell’antico Egitto”.
Tanti altri i topic dell’intervista, che lasciano ben presagire per l’esperienza di gioco: ad esempio potrebbero esserci opzioni di personalizzazione anche dell’aspetto fisico di Bayek, con la possibilità ad esempio di selezionare una barba per il suo volto.
Inoltre in Assassin’s Creed Origins potrebbero tornare elementi di modernità, e a proposito della storia nel presente il game director ha detto: “penso che i giocatori saranno contenti”.
Ricordiamo che Assassin’s Creed Origins uscirà il 27 ottobre per PS4, Xbox One e PC.