Non risolve nulla l’aggiornamento di giugno sul Samsung Galaxy Note 4, problemi indissolubili

L'aggiornamento di giugno di qualche giorno fa non risolve i problemi del Samsung Galaxy Note 4

Samsung Galaxy Note 4

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Le cose non girano bene ai possessori del Samsung Galaxy Note 4, almeno a quelli che hanno ravvisato e continuano ancora oggi a ravvisare i problemi più disparati, che vanno dal surriscaldamento improvviso del vano batteria agli ormai rinomati riavvii automatici, tamponabili solo attraverso la soluzione offerta dall’applicazione ‘Wake Lock – PowerManager’ (i cui effetti sembrano comunque svanire ad ogni riavvio del dispositivo).

Nemmeno l’aggiornamento di giugno ha risolto le cose: il firmware N910FXXS1DQE9, destinato ai Samsung Galaxy Note 4 no brand Italia, nulla ha potuto contro le anomalie che stanno esercitando ormai una forma di controllo assoluto nell’ambito di alcuni esemplari (nemmeno troppo pochi).

D’altro canto, seppur di quasi 350 MB, il pacchetto N910FXXS1DQE9 non pare aver apportato chissà quali cambiamenti, se non relativi alla patch di sicurezza, adesso datata 1 giugno (del resto, come vi avevamo già anticipato, anche le parti MODEM e CSC restano le stesse dell’iterazione precedente).

Va bene pensare alla sicurezza, ma sarebbe meglio anche cercare di risolvere, nei limiti del possibile, questi problemi, che, per usare un eufemismo, tormentano senza sosta gli utenti che ancora oggi posseggono fieramente il Samsung Galaxy Note 4 (che ormai non gode più dell’ottima reputazione di una volta, vuoi proprio per causa di questi intoppi).

Visto che i rilasci mensili che hanno investito il phablet di quarta generazione insistono nel non sortire alcun effetto benefico sui problemi che tartassano il Samsung Galaxy Note 4, viene quasi da sé pensare possano essere frutto di guasti hardware, cui la componente software non riuscirà mai a porre il giusto rimedio (le ragioni ci sembrano anche abbastanza ovvie, non serve snocciolare oltre la questione).

Dal canto suo, l’assistenza clienti pare non sentirci da un orecchio, nonostante non riesce poi difficile immaginare che le segnalazioni di certi disturbi non siano affatto poche come vogliano far credere.