Recensione Halo Wars 2, la guerra non cambia mai – Xbox One, PC

Torna la serie che ha fatto fortuna nell'ormai lontano 2009 in un RTS godibile ed estremamente adrenalinico.


INTERAZIONI: 7

Halo Wars 2 apre un 2017 che si prospetta burrascoso per Microsoft, tra l’annuncio della fantomatica Xbox Scorpio e il costante paragone della propria lineup rispetto a quella di Sony. Al colosso di Redmond va però il merito di avere le idee ben chiare circa le proprie IP e soprattutto di avere tutt’altro che voglia di far scommesse almeno in questa prima parte del 2017. Halo Wars 2 raccoglie l’eredità dell’ottimo Halo Wars, che fu a suo tempo innovativo e coraggioso nel proporsi come gioco di strategia in tempo reale, un genere videoludico da sempre “prediletto” dell’utenza PC, in esclusiva console su Xbox 360.

Stiamo parlando, poi, di un titolo particolare in quanto spin off della pluriacclamata serie Halo, il cui successo negli ultimi anni ha viaggiato tra alti e bassi. Halo Wars, invece, pur proponendo un genere completamente diverso rispetto al suo “fratello maggiore”, si è imposta come una serie concreta e dalle idee chiare, portando i giocatori nel cuore della guerra tra le Forze Speciali UNSC e i Covenant.

Bentornato James Cutter

Sviluppato, questa volta, da Creative Assembly e supervisionato da 343 Industries, Halo Wars 2 ci riporta di nuovo tra le fila delle truppe del capitano Cutter. Dopo 28 anni alla deriva, il capitano e il suo equipaggio della UNSC si risvegliano da un lungo sonno e, a bordo della Spirit of Fire, tornano a solcare i campi di battaglia contro le entità che da sempre minacciano l’umanità. Questa volta, però, Cutter e i suoi dovranno fare i conti con una nuova e micidiale fazione: gli Esiliati, una micidiale razza bellicosa che ha giurato di eliminare i Covenant ma non per questo si riveleranno essere alleati dei protagonisti quanto, piuttosto, dei nuovi e formidabili nemici con i quali i giocatori daranno vita a scontri memorabili. Guidati da Atriox, gli Esiliati saranno presenti in enormi orde per tutta la durata della Campagna per giocatore singolo o co-op, composta da 12 capitoli in totale.

Le parti più importanti della trama di Halo Wars 2 sono raccontate, sia in apertura che in chiusura di determinate missioni della Campagna, da spettacolari cutscene cinematiche realizzate da Blur Studio. Semplicemente spettacolari in quanto a cura dei dettagli ed espressività dei protagonisti, queste cutscene rappresentano il vero fiore all’occhiello della Campagna di Halo Wars 2 e, per certi versi, forse anche il vero sprone nel portare avanti una trama piuttosto appassionante ma poco longeva. Vero è che Halo Wars 2 si pone di essere un RTS che fa del multiplayer il suo vero punto forte, ponendo la Campagna single player quasi come un contentino per chi non ama cimentarsi nei match online o co-op locale.

Il team di sviluppo, tuttavia, grazie anche all’apporto del meraviglioso impatto visivo garantito dal lavoro eccelso di Blur Studio, riesce a creare un contenuto, la Campagna per giocatore singolo, in grado di andare ben oltre il semplice compitino e regalare ai giocatori amanti delle store un comparto narrativo degno di questo nome.

Applausi per Blur Studio per la splendida realizzazione delle cutscene cinematiche.

Blitz, e poi?

Halo Wars 2 offre una gamma di contenuti che non fa impazzire in termini di quantità, ma fa comunque sentire tutto il suo peso di RTS dalle meccaniche molto interessanti: alla Campagna per giocatore singolo si aggiungono 4 modalità Multiplayer, almeno per quanto riguarda la versione base in attesa del supporto post lancio da parte degli sviluppatori. Le modalità in questione sono: Controllo, che come dice il nome consiste nel conquistare tre aree specifiche per vincere la partita; Roccaforti, nella quale si ha un numero illimitato di risorse e l’obiettivo è quello di costruire quante più basi possibili entro lo scadere del tempo; Deathmatch, la più classica e “caciarona” delle modalità a disposizione nelle quali l’obiettivo è semplicemente quello di sgominare la fazione avversaria. La quarta modalità merita una menzione a parte: si tratta di Blitz, un interessante contenuto che unisce le meccaniche da strategico gestionale a quelle di un gioco di carte collezionabili.

Alle consuete meccaniche di crafting di risorse umane e belliche si sostituiscono delle carte da utilizzare durante le battaglie. I pacchetti di carte collezionabili sono ottenibili tramite microtransazioni e saranno anche acquistabili in futuro grazie ai contenuti offerti dal Season Pass, ma è possibile ottenerne di speciali anche completando una serie di missioni specifiche, incarichi secondari o obiettivi giornalieri durante tutte le altre modalità di gioco. A tal proposito obiettivi, trofei, esperienza, abilità e altro sono cumulabili e condivisibili a prescindere da qualunque modalità di gioco.

Dal punto di vista tecnico Halo Wars 2 non grida certo al miracolo, ma fa ampiamente il suo in termini di modelli e texture, tutti molto definiti e godibili da guardare pur non brillando particolarmente di dettagli. Parliamo ovviamente delle fasi di gameplay e non delle spettacolari cutscene che abbiamo tanto elogiato, ma in ogni caso il colpo d’occhio risulta piacevole – soprattutto per quanto riguarda la composizione delle mappe, che per contro non sono chissà quanto vaste e percorribili dalle proprie truppe in pochissimo tempo.

Nle gameplay l’impatto visivo subisce un brusco calo, ma la pulizia nelle texture c’è tutta.

La strategia in tempo reale secondo Microsoft

Halo Wars 2 raccoglie il meglio di Halo Wars e lo porta sulle piattaforme di nuove generazioni: parliamo pur sempre di un videogioco strategico in tempo reale, ma le meccaniche di gameplay sono ben lontane dal tatticismo e dalla componente gestionale che caratterizza l’Age of Empire di turno – i cui sviluppatori, i ragazzi di Ensemble Studios, hanno realizzato peraltro il primo Halo Wars nell’ormai lontano 2009. Halo Wars 2, rispetto ai più classici titoli che hanno fatto la storia del genere, premia molto di più l’azione e il dinamismo per portare i giocatori nella polvere dei campi di battaglia e respirare a pieni, pienissimi polmoni tutta l’atmosfera della serie di Halo.

La gestione delle risorse nella costruzione delle basi c’è tutta, con tanto di potenziamenti per il proprio esercito e utilizzo di perk per sbloccare le abilità di personaggi speciali, Veterani o semplicemente per avere supporto logistico o militare, ma certo dovrete giocare il titolo impostando le difficoltà più elevate se volete sentire appieno tutte le feature principali di un RTS che si rispetti. Dalla modalità Normale in giù possiamo definire Halo Wars un videogioco strategico votato all’azione e alla spettacolarità che si lascia vivere in maniera fluida, dinamica e divertente, con un comparto narrativo entusiasmante e un parco di modalità che non grida al miracolo ma che potrebbe conoscere uno sviluppo interessante.

Poca strategia, tanta azione.

CONCLUSIONI

Halo Wars 2 conferma l’ottimo biglietto da visita che il suo predecessore aveva fornito nel 2009: Microsoft riesce a confezionare un’esclusiva Xbox One, giocabile anche su Windows 10 grazie al programma Xbox Play Anywhere, che punta i piedi per terra e ha le idee chiare, aprendo a un 2017 iniziato in maniera non esaltante per la lineup del colosso di Redmond dopo la cancellazione dell’atteso Scalebound. Il nuovo capitolo della serie spin off del celebre franchise porta i giocatori in un atmosfera da strategico in tempo reale atipica, poco gestionale e molto action e spettacolare, con un comparto narrativo interessante e condito da cutscene egregiamente realizzate. La sezione Multiplayer conta per ora poche modalità di gioco, ma è farcita dall’interessante Blitz in un piacevole mix tra RTS e carte da gioco. Halo Wars 2, in conclusione, è un titolo che gli appassionati del franchise devono avere e Microsoft merita di essere premiata per aver portato sui nostri scaffali un genere non troppo blasonato ma che, grazie ad Halo Wars 2, riuscirà ad attirare a sé molto facilmente anche i neofiti.

Pro

Contro

VOTO FINALE: 8/10