Il produttore avrebbe provato a portare l’aggiornamento Nougat su Samsung Galaxy Note 4 e S5, o per lo meno ce l’avrebbe messa tutta per riuscirci, ma con scarsi risultati.
Stando a quanto trapelato dalla divisione turca (che ha dato in questi giorni anche svariate indicazioni circa il rilascio all’ultima major-release di Big G per Samsung Galaxy S6, S6 Edge, S6 Edge Plus e Note 5, cliccate qui per saperne di più), l’azienda sudcoreana avrebbe anche tentato fino all’ultimo di aggiornare Samsung Galaxy Note 4 e S5 ad Android Nougat 7.0, trovandosi poi costretta ad arrendersi per il mancato raggiungimento dei minimi sindacali in termini di prestazioni da parte dei due dispositivi, che resteranno, almeno ufficialmente parlando, con Android MarshMallow 6.0.1, senza avanzare oltre.
Purtroppo, i test effettuati per omologare Samsung Galaxy Note 4 e S5 all’aggiornamento Nougat non sono risultati soddisfacenti, i terminali non giravano al meglio, e sembra risultassero addirittura ingolfati. Il tentativo è stato messo da parte, inutile continuare a sperarci.
In ogni caso, per tutti e due i dispositivi non è di certo finita qua: entrambi possono essere aggiornati via custom ROM all’ultima distribuzione Android, le soluzioni non mancano, come vi abbiamo più volte accennato in diversi post. Peccato davvero però, a nostro avviso entrambi avrebbero meritato l’aggiornamento Nougat, ma non possiamo mettere bocca in faccende che non abbiamo potuto constatare personalmente (se giunge voce che il produttore c’ha provato, senza riuscire, non ci è dato sicuramente affermare il contrario, ma solo rammaricarci per quanto non si è potuto ottenere).
Comunque sia, per cercare di arginare la delusione, l’OEM avrebbe deciso di dedicare agli attuali possessori di Samsung Galaxy Note 4 e S5 alcune promozioni per permettere loro di passare a modelli più recenti, a propria volta aggiornabili ad Android Nougat (speriamo solo in qualcosa di più rispetto ai soliti sconti da 100 euro all’interno dello store ufficiale, dove i prodotti costano di base almeno 200 in più rispetto agli e-commerce più noti).