Davvero antisemita PewDiePie? I motivi di Disney e Youtube, il canale YouTube e il video della discordia sugli ebrei

Vicenda ora un po' più chiara? Perché YouTube non può scaricare del tutto la star del web.

PewDiePie

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Non si fa che parlare di PewDiePie in questi giorni, certo non in senso positivo. Motivo principale, la pubblicazione di un video etichettato come antisemita. Ma la star di YouTube ha preso realmente posizione  contro gli eberei o con il suo sarcasmo ha piuttosto messo in luce le stranezze dei nostri tempi, soprattutto legate a piattaforme social e alla tecnologia? Piuttosto, c’è dietro la solita strategia di marketing ben collaudata?

Per chi non lo sapesse, PewDiePie (Felix Kjellberg, ventisettenne svedese)è uno youtuber che sul suo canale, al momento di questa pubblicazione, conta oltre 53 milioni di utenti  (per un fatturato di oltre 15 milioni di dollari): filmati   sul gameplay di videogiochi e commenti sarcastici e senza censure sugli argomenti più disparati. Ora, lo scorso 11 gennaio, il personaggio ha caricato un video in cui spiegava il funzionamento della piattaforma Fiverr, tramite la quale per pochi spiccioli si può chiedere ai membri di fare qualsiasi cosa. Ebbene, due iscritti in particolare hanno mostrato la scritta “A morte tutti gli ebrei”. Ecco il filmato, ancora visibile (inspiegabilmente non bloccato), anche se non sul canale dello youtuber.

https://youtu.be/fJ8sMQh3nsY

Ancora sulla domanda iniziale PewDiePie è davvero antisemita?  Certo da recriminare la sua pubblicazione ma probabilmente il suo, ancora una volta, è stato un tentativo abbastanza chiaro di far parlare ancor più di sé, dopo pure la promessa non mantenuta di chiudere il canale al raggiungimento di 50 milioni di iscritti (ora la nuova soglia è a 100 milioni). Le sue scuse al riguardo non sono mancate, ma come interpretare la scelta di Disney di troncare i rapporti con lui ma soprattutto alcune scelte alquanto ambigue di  Youtube?

La Walt Disney ha chiuso i rapporti che la sua controllata Maker Studios aveva con PewDiePie e di certo la sua scelta è stata la più sensata visto che il brand di certo non può essere legato a certi valori. Ma cosa dire di YouTube? Volendo indignarsi veramente per quanto accaduto, probabilmente Google avrebbe dovuto fare molto di più che cancellarlo dalla programmazione di YouTube Red e rimuoverlo dal suo programma di promozione pubblicitaria. Insomma, difficile tagliare i ponti con una gallina dalle uova d’oro di queste dimensioni (per gli introiti pubblicitari) e probabilmente la star del web continuerà ancora a macinare commenti e battute al limite, dopo la forzata strigliata di questi giorni.

In sostanza PewDiePie per me non è antisemita, né lo sono veramente i recenti video che pure lo mostrano nei panni di Hitler. I suoi sono solo nuovi strumenti del mestiere che produrranno sempre nuove visite e YouTube questo lo sa.