Hands On Legend of Zelda Breath of the Wild su Nintendo Switch, agrodolce la demo in anteprima

L'esclusiva Nintendo di punta del 2017 si è mostrata nelle prime battute di gioco: pro e contro di Breath of the Wild nel nostro hands on.


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Tra tutti I giochi che abbiamo potuto provare a Milano, durante lo showcase in via Solferino 40, lo stand di The Legend of the Zelda Breath of the Wild è stato quello più affollato da stampa e pubblico. Non poteva essere altrimenti, perché il nuovo capitolo si preannuncia senza dubbio l’esclusiva Nintendo di punta del 2017, oltre che il titolo più atteso per Nintendo Switch. The Legend of Zelda Breath of the Wild uscirà anche per Wii U, ma con il mercato della console ormai terminato e le capacità tecniche della nuova piattaforma ibrida di Kyoto è chiaro che sarà la versione per Switch a scatenare l’invidia di tutti coloro che non potranno giocare al nuovo Zelda. Grazie a Nintendo Italia abbiamo avuto accesso a una demo di circa 20 minuti, una versione di prova dal sapore agrodolce.

La demo di Legend of Zelda Breath of the Wild che ci ha messo a disposizione Nintendo Italia è tratta dalle primissime battute del gioco, con il risveglio di Link dopo ben cento anni di sonno. L’eroe, guidato da una voce (non tanto) misteriosa, apprenderà man mano gli ultimi eventi che hanno scosso la terra di Hyrule nei suoi decenni di assenza per mano della Calamità Ganon, un entità oscura e malvagia che ha dilaniato il mondo che Link conosceva. Sin dai primi istanti l’avventura cala quasi subito il giocatore nel vastissimo open world che il titolo mette a disposizione, con il brevissimo prologo che serve giusto a introdurre ai comandi e agli equipaggiamenti base.

La prima cosa che abbiamo fatto, una volta usciti dall’antro iniziale, è stato rimanere letteralmente ammaliati dalla bellezza, nel senso più puro del termine, di Hyrule. Pur non brillando, volutamente, sotto il profilo del dettaglio grafico, il cell shading adoperato in Breath of the Wild è una gioia per gli occhi, è una perla preziosa fatta di colori sgargianti e meravigliosi accostamenti cromatici. In questo senso The Legend of Zelda Breath of the Wild è un titolo unico nel suo genere, un vero e proprio dipinto interattivo caratterizzato da un’eccezionale fluidità di gioco. Abbiamo giocato la demo nella TV mode di Nintendo Switch e il frame rate si è rivelato tutt’altro che un problema. Non abbiamo avuto modo di provare il gioco in Handheld mode, ma con una risoluzione leggermente inferiore la fluidità del titolo dovrebbe soltanto migliorare.

The Legend of Zelda Breath of the Wid ci ha catapultati in un open world vastissimo: l’area esplorabile, a sua volta straordinariamente ampia, era limitata soltanto a una minuscola porzione della mappa di gioco. Visualizzandola nel menù principale ci siamo accorti di quanto sia immenso il mondo di Breath of the Wild e di quanto potenziale, in termini di interazione con l’ambiente, possa offrire il gioco. Ogni area della mappa, inoltre, sarà caratterizzata da alcune torri che, tramite l’uso di una tavoletta Sheikah, fungeranno da elemento di sblocco dell’area in questione, che sarà visualizzabile su mappa in tutti i suoi dettagli.

Il mondo di gioco di Legend of Zelda Breath of the Wild offre una grande libertà di interazione, con la possibilità di interagire con ogni superficie e scalare qualunque ripiano. La scalata, però, come lo scatto avrà durata breve e sarà indicata da una piccola barra della stamina, dunque dovrete dosare per bene le vostre energie. Gli elementi da RPG ci sono tutti, dalla gestione dell’inventario nel menù principale a quello rapido grazie al quale potrete selezionare gli equipaggiamenti che più vi interessano al momento. Si potrà raccogliere quasi ogni tipo di arma e aggiungerla alle proprie e scambiarle in qualunque momento, oltre a raccogliere cibo, interagire con i personaggi circostanti e persino con cespugli e alberi – che potranno essere abbattuti con pochi colpi di attacco.

Anche la demo ci ha trasmesso grande libertà: nel corso dei 20 minuti disponibili potevamo esplorare l’area liberamente o seguire le indicazioni per la storia, ovviamente essendo le prime battute di gioco gli elementi di interazioni sul piano delle quest secondarie non erano moltissime. Questa versione di prova di Legend of Zelda Breath of the Wild ha avuto un sapore agrodolce perché, semplicemente, ne avremmo voluta di più: tanto il potenziale dell’esclusiva Nintendo più prestigiosa, che ha tutte le carte in regola per rivoluzionare il genere e soprattutto la serie, portandola stabilmente nell’Olimpo dei videogiochi Tripla A. Breath of the Wild artisticamente ce la fa senza alcun dubbio, caratterizzato anche da quella sensazione squisitamente “romantica” che il gioco ha sempre trasmesso ai suoi fan, ma sarà il prodotto finale a farci capire che tipo di esperienza ruolistica sarà in grado di offrire. Le premesse, ben sintetizzate in 20 minuti scarsi, sembrano esserci tutte.