Un’altra bufala WhatsApp, la verità sul referendum di legittima difesa

Prima di divulgare ogni qual tipo di iniziativa promossa su WhatsApp sarebbe meglio informasi


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Le catene di Sant’Antonio, che spesso e volentieri nascondono delle bufale, stanno diventando il pane quotidiano di WhatsApp. Dispiace dirlo, ma a causa della sua popolarità, l’app di messaggistica istantanea viene sempre più presa di mira, fino a creare fenomeni anche preoccupanti.

L’ultima bufala a correre su WhatsApp era stata quella relativa alla ‘danza di vottary’, spacciata per un virus in grado di formattare il cellulare. Non esiste alcun malware legato alla suddetta danza che possa nuocere agli utenti, potete stare tranquilli. Nel caso in cui riceveste il messaggio, cestinatelo senza dargli troppa importanza.

Oggi ci teniamo a mettervi in guardia su un’altra catena di Sant’Antonio diffusa in questi giorni su WhatsApp (o per meglio dire ripresa, visto che la stessa era stata proposta anche diversi mesi fa), vale a dire quella relativa alla promozione del referendum di legittima difesa. Si tratta di una comunicazione che avvertirebbe i cittadini interessati che presso l’Ufficio Segreteria o Anagrafe del Comune cui appartengono c’è possibilità di firmare per un referendum popolare che promette la difesa di casa, famiglia e beni.

Sono tanti quelli che hanno abboccato, contribuendo a far correre la bufala su WhatsApp attraverso il copia/incolla del messaggio ai propri contatti. Basta fare una piccola ricerca in rete per rendersi conto che si parla solo di una sciocchezza. La legge popolare sulla legittima difesa è già stata caldeggiata nella primavera scorsa dall’Italia dei Valori con una petizione che ha raccolto un milione di adesioni, superando di gran lunga le 50 mila obbligatorie al fine di presentare la richiesta al Parlamento.

Questo può solo significare che il messaggio diffuso su WhatsApp del referendum di legittima difesa altro non è che una bufala bella e buona, niente di più. Lo avete già ricevuto? Cestinatelo ed andate avanti per la vostra strada, senza provvedere a diffonderlo per non dare adito ad ulteriori confusioni.