Falsi addetti Enel, l’ultima bufala di WhatsApp: rischio denuncia

Gli allarmi lanciati su WhatsApp si rivelano quasi tutti delle gran bufale

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Da qualche ora ormai circola su WhatsApp l’annuncio di diffida nei confronti di due addetti Enel, degli impostori, a detta del messaggio in questione. Nel testo sono state allegate anche le foto dei presunti truffatori, che altro non si sono rivelati che due reali addetti Enel. L’avviso lanciato su WhatsApp dei falsi addetti Enel ha fatto il giro dell’app di messaggistica istantanea, mettendo gli impiegati della nota compagnia elettrica in serio pericolo.

La diffusione di bufale è ormai all’ordine del giorno, e soprattutto sembra essere WhatsApp il loro veicolo preferito. La stragrande maggioranza di questo genere di messaggi si rivela fasulla, e persino istigante alla violenza fisica e verbale (come successo nel caso dei due addetti Enel, che, loro malgrado, si sono visti costretti a sporgere regolare denuncia per i torti subiti).

Non date per oro colato quel che leggete su WhatsApp, potreste commettere l’errore di fidarvi di un messaggio portatore di una finta verità. Le foto segnaletiche e l’invito a diffidare dei due addetti Enel (che nel testo venivano indicati come zingari pluri-ricercati in viaggio a bordo di una Renault Scenic con targa BJ210EP) hanno alzato un polverone enorme.

Quando non siete sicuri della veridicità del messaggio WhatsApp che ricevete, prima di condividerlo o cestinarlo, fareste meglio a chiedere alla Polizia Postale, che saprà darvi tutte le delucidazioni del caso riguardo ogni comunicazione possibile (che avvenga tramite WhatsApp, SMS, email o qualsiasi altro mezzo digitale).

Molto utile a tal riguardo è l’account Facebook ‘Una vita da social’ (gestito dalla Polizia di Stato con l’unico scopo di preservare gli utenti dai continui raggiri cui si assiste in rete per inesperienza e disinformazione), che vi consigliamo di consultare sempre e comunque per fugare ogni dubbio.