Provato demo Gravity Rush 2, un’esclusiva PS4 particolare sulla scia del primo capitolo

Come se la cava Kat ora che indossa vesti da new gen?


INTERAZIONI: 7

Dopo aver spolpato per bene (ed esserne rimasti estasiati) la demo di NieR: Automata, è tempo di buttarci a capofitto su un’altra versione di prova di un titolo in uscita nei primi mesi del 2017, anch’essa disponibile da un paio di giorni insieme all’RPG action di Square Enix: parliamo di Gravity Rush 2, sequel dell’originale Gravity Rush pubblicato nel 2012 per PS Vita – una finestra di mercato nella quale i produttori puntavano ancora forte sulla console portatile di Sony. L’operazione commerciale che ha visto la rimasterizzazione di Gravity Rush su PS4, andando a definire un prodotto ancora migliore dell’originale, è solo una delle tante prove viventi della débacle di PS Vita ed ecco che Gravity Rush 2 arriverà esclusivamente su PS4 il prossimo 18 gennaio. 

La demo di Gravity Rush 2 pesa una manciata di gigabyte ed è scaricabile gratuitamente dalla sezione “Demo” del Playstation Store. Alla guida del titolo nuovamente il game designer Keiichiro Toyama e gli studi di sivluppo SCE Japan e Project Siren, che ci porteranno nuovamente dalle parti della regina della gravità Kat dopo il finale aperto del primo Gravity Rush. Dopo aver avviato la versione di prova sulla nostra PS4, siamo rimasti affascinati dall’ottimo e pregevole cell shading che permea il motore grafico del titolo, in un vortice di colori che migliora quanto già visto nel primo capitolo grazie alla potenza di PS4: sviluppare un videogioco del genere nativamente sulla console ammiaraglia Sony ha di certo giovato alla nuova avventura gravitazionale di Toyama.

La demo offre due diversi sentieri da percorrere: uno facile, per i neofiti della serie, e uno difficile per i più esperti che hanno già potuto giocare e apprezzare il primo Gravity Rush. La differenza sta nel tutorial passo per passo presente nella versione facile e in alcune feature aggiuntive, nonché nemici e boss addizionali in quella difficile. L’impostazione però è la stessa: la demo si apre con Kat appena sbarcata a Jirga Pala Lhao, una cittadina fluttuante estremamente caratteristica e che, come fa in generale il comparto visivo, mostra già tutti i muscoli della produzione PS4: oltre ai modelli, al concept, ai colori e a tutta la qualità grafica che offre il cell shading, il motore grafico utilizzato rende giovamento anche al numero di NPC su schermo. La città popolata è uno spettacolo per gli occhi ma forse un po’ meno da giocare, vista la scarsa interazione con il mondo di gioco che si sta percorrendo.

Tutto acquista un elevato tasso di divertimento quando inizieremo a compiere le prime missioni e attività che ci permetteranno di sgranchire i poteri gravitazionali di Kat. Dovremo andare da un posto all’altro della mappa per ripassare tutti i comandi principali e, dopo aver letteralmente saltato da un capo all’altro della città, arriva il momento di iniziare la prima missione della storia. Questa prevede di inseguire un ladro e recuperare il bottino che ha rubato al porto. Non ci metterete molto a raggiungerlo, dopodiché partirà un’altra fase di battaglia, nella quale ci si potrà sbizzarrire ancora di più rispetto allo scarno tutorial precedente.

Kat è in grado di sferrare attacchi in mischia da terra, ma anche di dare vita a potenti combo in aria. Tutto questo, unito alla possibilità di attrarre tutti gli oggetti circostanti e lanciarli contro i nemici a mezz’aria e alla possibilità di sfoderare potenti e spettacolari tecniche finali, rendono il gameplay di Gravity Rush 2 ancora più divertente e dinamico rispetto al primo capitolo – specie nelle boss fight, nelle quali il livello di sfida aumenta esponenzialmente.

Termina così la demo di Gravity Rush 2, completabile in una dozzina di minuti. Forse troppo poco, come al solito avremmo voluto qualcosa di più, ma comunque sufficiente a farci capire le potenzialità del titolo. Sperando in un’impostazione RPG più corposa, in una longevità degna di questo nome e soprattutto in un gameplay leggermente più vario di quanto assaporato. Ci aspettiamo più mosse, più tipologie di nemici e più soluzioni di salti gravitazionali, il giusto mix che renderebbe Gravity Rush 2 non semplicemente un’esclusiva PS4 “particolare”, ma in tutto e per tutto di grande spessore.